Onorevoli del piffero

Trovo irritante quest’aria da gita scolastica nelle elezioni del presidente della Repubblica. Lo dico a rischio di sembrare bacchettone, ma oggi nell’anno 2013 con tutto quello che è accaduto e con tutto quello che ci ha piegati e piagati scrivere Rocco Siffredi, Fiorello o Mussolini nella scheda è da coglionazzi.
Non sarà la presunta aria nuova a togliere dai piedi i soliti idioti che non riescono neanche a godere per la piacevole vertigine di essere in un posto così importante in un momento così importante. Se solo si scoprisse una volta buona chi è che mette incinta la famosa mamma dei cretini, si potrebbe giustificare un delitto preventivo a fini costituzionali.

Basso profilo

Il governo, questo governo, ritiene che si debba modificare la Costituzione in modo da limitare l’influenza del presidente della Repubblica sul Parlamento.
Eppure tranne un paio di eccezioni, con moniti talmente mirati da sembrare l’ago delle siringhe Pic, raramente il nostro capo dello Stato ha fatto sentire la sua voce. Si può dire tutto di Napolitano, ma non che sia una figura politicamente muscolare.
Quindi la modifica della Carta ha ben altri obiettivi che non depotenziare il potere di un presidente avvizzito. Qualche idea? Ecco le mie.
Fortificare un Parlamento che basa la sua azione esclusivamente sui numeri, di deputati e di conti correnti.
Abbattere i sistemi di controllo.
Drogare il popolo con la fandonia della sovranità della politica: quale persona di media intelligenza può credere a una politica fatta da persone squalificate?

Poteri del Capo dello Stato

Secondo quel che sostiene Berlusconi occorrerà cambiare i testi universitari e i manuali di Diritto. Tra i poteri del Capo dello Stato c’è infatti anche quello di convincere, pressare e, al limite, corrompere i giudici della Corte costituzionale.