Lombardo e il libro mastro

Torna a galla la vecchia storia del “libro mastro” delle raccomandazioni di Raffaele Lombardo.
La notizia è che non c’è nulla di nuovo, sempre dello stesso elenco del 2008 si tratta.
Solo che qualche giorno fa, durante la sua pièce all’Ars, il governatore ha detto: “Non ho mai accettato raccomandazioni”.
Frase molto impegnativa per un politico. E non perché non esistano politici virtuosi, ma per via della stessa natura del rapporto tra elettore ed eletto, alle nostre latitudini: è molto raro che l’appoggio e la protezione per qualcuno restino distanti dal mercato dei voti. C’è chi si muove sui binari della legalità e chi deraglia. Chi stempera tutto in un generico “interessamento” e chi mette mano al portafogli. Chi ha la volontà di risolvere casi umani e chi ha una propensione per i casini disumani.
Siccome Lombardo è un pesce di questo mare, dovrebbe stare più attento a dichiarare. Le reti della cronaca non hanno maglie larghe.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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