Nella vicenda del fuorionda di Fini, lo spunto di riflessione più interessante lo fornisce l’autore dello scoop, Vincenzo Cicconi, uno che di mestiere si occupa di filmati di matrimoni e che il 6 novembre era stato ingaggiato per piazzare due telecamere nella sala in cui si svolgeva l’ormai celebre convegno su Borsellino.
Dice, e c’è motivo di credergli, di essersi accorto per caso delle dichiarazioni catturate dai microfoni accesi e di averci pensato su per settimane prima di renderle pubbliche.
“Poi su facebook ho letto un post di Sandro Ruotolo, c’era scritto che un giornalista non deve stare a guardare se una cosa danneggia o favorisce qualcuno, ma solo raccontare il fatto. Io non sono un giornalista, ma così ho fatto”.
A Vincenzo Cicconi non andrebbe data una tessera di giornalista ad honorem, ma una laurea honoris causa in civiltà. Ha infatti ascoltato, pensato, pesato e agito. Come dovrebbero fare tutti.
Ma Fini che vuole combinare? Si decida, una volta per tutte e ci dia una mano.
Fini! Di’ qualcos’altro DI SINISTRA!
E Fini finalmente disse:
ebbene si… sono un farabutto.
Concordo. Diamogli un tesserino. E se questa cosa fa cadere il governo (anche se ne dubito), io aggiungo per Cicconi un vitalizio di tasca mia.
Come disse Cacciatorino giorni fa in altro post per altro motivo: sono ottimista.
Ho ascoltato più e più volte il fuori onda. Mi rimane il ragionevole dubbio che si tratti di un fuori onda anomalo.(Cicconi non sapeva…Fini forse si) Ma ben venga. GF si appresta a diventare l’idolo della sinistra, quello a cui vorrebbero dire: dai, governaci tutti. Perchè questo è quello che i ns. uomini politici dimenticano troppo spesso: se si trovano lì, dovrebbero tutelare gli interessi dei cittadini. TUTTI.
Fantapolitica:
Maurizio Gasparri: “Io sostengo il governo sia in onda che fuori onda…”
Fini: “IO sostengo il GOVERNO caro ex camerata, tu sostieni Berlusconi e la sua dittatura, mediatica e non, sia in onda che non”
Comunque secondo me, più che parlare di Spatuzza, stava spatuliando, e molto finemente anche.
Di Fini mi restano due immagini conflittuali: l’alzata di scudi contro gli insegnanti gay e – come in rapida dissolvenza – il Gianfranco fra la comunità ebraica, kippah in testa, che si rifà una verginità. Il futuro, come canta Ruggeri, è un’incognita. So solo che siamo passati da Veltroni a Fini, in cerca di un sempre più sbiadito sole dell’avvenir. Ma se destra deve essere, direi Fini. Siamo alla frutta, ci si attacca a tutto, oltre che al tram.
E ve lo dico chiaro, con grande frustrazione: in e da Bersani leggo e sento il nulla. Non basta essere accigliati e (spesso fallendo) uscirsene con la battuta salace per essere un leader di questa Italia, a questo punto. Non ha argomenti nemmeno davanti a Tremonti (vedasi annozero) e si spiega come un opuscolo chiuso.
Vorrei sbagliarmi. Anzi, spero di.
Al di là della questione in se, a me fa specie che questo tal Cicconi abbia letto su FACEBOOK (!) quale sia il corretto comportamento di un giornalista… posto tra l’altro che lui giornalista non è.
E se su TWITTER avesse letto il contrario?
E se su MYSPACE avesse letto un’altra cosa ancora?
La cosa mi sembra proprio curiosa.
Devo dire anche che, con tutta la simpatia che posso avere per Fini, dato il modo in cui oggi come oggi vengono usati i media, perché non dovrei pensare che questa “registrazione fuori onda” tanto involontaria non fosse?
Paolo, dovunque l’abbia letta ha beccato, per nostra fortuna, una frase giusta. E, sempre per nostra fortuna, non si è impelagato in ricattucoli e avvertimenti vari. Ha reso nota la vicenda. Come molti giornalisti non fanno.
Ti dirò di più. Anche se si scoprisse che si è fatto pagare per cedere il filmato, non mi meraviglierei più di quanto mi sorprenderebbe leggere di una vincita alla lotteria: la fortuna esiste per tutti.
Detto questo, alla tesi del complotto (cioè di una registrazione combinata e preparata) non ci crederò mai e poi mai.
Nemmeno io credo al complotto.
Per carità, Gery, non c’è dubbio che in tutto questo siamo stati fortunati. Dove volevo metter l’accento è sulla influenza che hanno purtroppo (?) i social network oggi; citare in un qualsiasi articolo la parola “Facebook” fa tendenza, sempre “purtroppo”, a prescindere dall’importanza della notizia.
Quel Cicconi la frase l’avrà pure letta su FB, ma se si considera il peso e l’importanza che ha il fatto, mi fa strano che debba risaltare quella circostanza.
Ed è proprio quella stranezza che avverto che mi fa venire il dubbio della cosa preparata…
Anch’io, in realtà, non credo molto al complotto, non fosse altro per la stima che Fini si sta guadagnando prendendo posizioni garantiste a dispetto delle sue alleanze, e molto più di quanto non si potesse immaginare in passato.
@Il cacciatorino: è vero siamo alla frutta, ma è tale la connivenza della nostra triste opposizione con certe posizioni governative, che ciò di cui abbiamo bisogno è di gente il più possibile seria ed onesta di qualsiasi colore essa sia; l’ideologia, ammesso che oggi questa parola abbia senso, diventa per me del tutto irrilevante, a questo punto.
Ti ringrazio per la tessera da giornalista “virtuale o per la “esagerata” laurea honoris causa in civiltà.
Io sinceramente non ho fatto niente.
Il merito del fuorionda è unicamente di Gianfranco Fini.