Premio “cittadino civile”

laurea

Nella vicenda del fuorionda di Fini, lo spunto di riflessione più interessante lo fornisce l’autore dello scoop, Vincenzo Cicconi, uno che di mestiere si occupa di filmati di matrimoni e che il 6 novembre era stato ingaggiato per piazzare due telecamere nella sala in cui si svolgeva l’ormai celebre convegno su Borsellino.
Dice, e c’è motivo di credergli, di essersi accorto per caso delle dichiarazioni catturate dai microfoni accesi e di averci pensato su per settimane prima di renderle pubbliche.
“Poi su facebook ho letto un post di Sandro Ruotolo, c’era scritto che un giornalista non deve stare a guardare se una cosa danneggia o favorisce qualcuno, ma solo raccontare il fatto. Io non sono un giornalista, ma così ho fatto”.
A Vincenzo Cicconi non andrebbe data una tessera di giornalista ad honorem, ma una laurea honoris causa in civiltà. Ha infatti ascoltato, pensato, pesato e agito. Come dovrebbero fare tutti.