Menzogne istituzionali

Secondo il ministro Gianfranco Rotondi, Silvio Berlusconi “cavalca l’anti­politica alimentata dalla sinistra e dai poteri forti. E’ la sua specialità: gli avversari gli preparano la corda e lui gliela avvolge intorno al collo. Vedrete che anche la doppietta Noemi-Mills elettoralmente farà male a chi l’ha sparata”. L’accatastarsi di due metafore (la corda e la doppietta) in poche righe è nulla in confronto all’affollamento di sigle partitiche che caratterizzano l’anagrafe politica del signor Rotondi: Dc, Ppi, Cdu, Udc, Fi, Cdl, Dca, Pri, Mpa (in ordine sparso dato che per rispettare cronologia sarebbe necessario un doping estremo). Il ministro in questione, titolare del dicastero dell’Attuazione del programma (come dire, un ministero della lubrificazione, della catena di montaggio delle intenzioni, della solidità delle promesse), è famoso per una sua dichiarazione: “Colpire un pm per educarne altri cento”. Un appassionato di gradevoli metafore, insomma.
Ora, davanti alle nuove rivelazioni sui trastulli del suo capo, chissà cosa tirerà fuori. Che la festa di capodanno del signor B. con quaranta ragazzine in Sardegna era un seminario di autocoscienza politica. Che le telefonate private del signor B. con una minorenne erano un espediente per stare a contatto col mondo dei giovani. Che l’interesse del signor B. per il discinto book fotografico di una giovincella qualunque era alimentato da sincero altruismo.
Però – lo capisco – queste non sarebbero metafore, bensì semplici, umanissime bugie. E Gianfranco Rotondi infatti non scende nei dettagli. Mica fesso: per le menzogne istituzionali ci vuole ben altro che un ministro alla lubrificazione.

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Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “Menzogne istituzionali”

  1. Mi fa paura la sicurezza del presidente B.Spero che Repubblica abbia verificato tutto prima di pubblicare l’articolo e il servizio. Si sta preparando una guerra che non lascerà prigionieri.

  2. La dichiarazione del sig. Elio Letizia al Mattino circa la sua amicizia col Premier è a dir poco inverosimile.
    L’ennesima versione dei fatti.

    Non so, a me pare che stiano correndo ai ripari in maniera frettolosa e piuttosto disarticolata. Povero Gianni Letta, starà facendo un sacco di straordinari in questi giorni…

  3. non vi sembra un po’ esagerato ed anche una perdita di tempo inutile ed un gossip un po’ stupido nel continuare la telenovella di berlusconi ??????

  4. Se è quella la verità, sarebbe solo da chiedere:” Presidente perchè non l’ha detto subito e invece si è sempre nascosto dietro bugie sempre più facilmente smentibili?Perchè non ha voluto rispondere alla stampa e invece l’ha minacciata in modo più o meno diretto?
    Se questa è la verità, perchè arrivare fino a questo punto? “.
    Ma è la verità?

  5. In un paese che critica gli islamici perché possono avere 4 mogli, in un paese che critica gli indù perché sposano le bambine tredicenni, in un paese dove la legge, giustamente, vieta i rapporti sessuali tra adulti e minori, in un paese che considera concubini i divorziati risposati, in un paese che non lascia morire dignitosamente chi soffre, in un paese dove la legge non è uguale per tutti, e potrei continuare. Ecco in un paese così è giusto che io sappia se chi è alla guida di questo paese ne rispetta le regole o siamo solo noi “gente” da sondare (come ci definisce in cavaliere) a doverle rispettare.

  6. Avremmo potuto farlo fuori politicamente, invece è stata una ragazzina ad aprire una crepa sulla fronte del presidente. Forse, l’estate, l’esodo autostradale, il caldo più caldo degli ultimi cinquant’anni e gli effetti benefici del gelato dei prossimi giorni archivieranno la vicenda. A settembre tutto tornerà come prima. O forse no.

  7. @anonimo: chiamare telenovela questa faccenda, banalizzandola, significa voler chiudere gli occhi su questa e altre nefandezze del premier. Un premier che mente. In questo caso come in molti altri.

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