L’interventismo di Crocetta

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Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica.

La macchina pubblica pulita è bellissima. Il governatore Rosario Crocetta ha deciso di stanare i fannulloni, i parassiti e i disonesti dagli uffici regionali ed ha avviato da mesi una rotazione di personale per evitare incrostazioni e tagliare pericolose sacche di privilegio. Solo che adesso molti uffici si ritrovano paralizzati perché sguarniti o pieni di lavoratori non idonei.
Quindi sì, la macchina pubblica pulita è bellissima, a patto che funzioni però.
La situazione di stallo che rischia di offuscare sul piano amministrativo quello che in politica viene celebrato come “modello Sicilia”, è frutto di una lodevole intenzione e di un’ingenua presunzione. Da un lato la smania interventista di Crocetta è un importante segno di cambiamento nella terra dell’indolenza: lui boccia, solleva, smuove, accusa, trita, mozza, cambia, scaraventa in presa diretta laddove prima si manovrava silenziosamente e si tramava nell’ombra. Continua a leggere L’interventismo di Crocetta

Crocardo o Lombetta

Oggi, su diPalermo, Giuseppe Giglio spiega con un fotomontaggio uno scenario politico della Regione siciliana meglio di quanto avrei fatto io con migliaia di parole.

Crocetta e delizia

Non ho votato Rosario Crocetta, lo avrei fatto se non avesse condiviso (inspiegabilmente?) la sua strada con l’Udc, un partito che non ha nulla a che vedere con la sua storia di pilastro antimafia e di alfiere della libertà sessuale.
Eppure, ora che è stato eletto, sono contento. Per lui e per me.
Perché Rosario Crocetta è una delle persone più oneste che abbia conosciuto, perché ha la follia che serve per domare i contrattempi e perché un governatore omosessuale nell’isola del maschilismo più becero è una gran bella cosa.
Buon lavoro, governatore Crocetta, da uno che la contesta politicamente, ma che la stima personalmente.