Da qualche giorno a Palermo si vedono manifesti come questi. Li hanno commissionati due palermitani che hanno anche comprato una pagina a pagamento su Libero.
Il concetto di libertà avulso da quello di onestà è molto difficile da mandar giù, anche con le migliori intenzioni.
Se io sono libero posso essere infatti libero di delinquere, di sopraffare, di aggredire le altrui speranze. Se invece io sono libero e onesto non ho bisogno che ci sia qualcuno che lo ricordi al mondo in mia vece. Sono io il manifesto ambulante della mia rettitudine. E’ sempre andata così: se non sono bandiere o lenzuoli, i simboli appesi per mano altrui sono banali consigli per gli acquisti. A meno che non abbiano un cappio al collo, e allora – come ci insegna la storia – diventano altro.