Noi siamo Giorgia

Chi è passato per una frana sentimentale più o meno pubblica, chi ha assaggiato la polvere della maldicenza compiaciuta, chi non si è dovuto accontentare del naufragio amoroso ma ha dovuto sorbirsi pure la schiuma della sguaiatezza sa.
Sa quanto ha dovuto masticare acido Giorgia Meloni per le incaute scempiaggini del compagno. Sa che ci sono momenti in cui uno vorrebbe farsi disarcionare da ogni responsabilità e darsi all’oblio di un cielo terso e basta. E invece nuvole, nuvoloni bui.
Nessuno è esente dalla stoltezza e dall’imperizia, proprie e altrui. Per questo, concetti come normale e tradizionale per i sentimenti e i frutti di essi sono fallaci quando vengono branditi come bandiera o manifesto politico.
Perché normali e tradizionali sono anche il tradimento, l’odio, l’arroganza, l’ingratitudine.
Al di là delle indecorose ironie social, spero che finalmente oggi ci sia una Giorgia in più che, soffrendo per un brutto colpo alle spalle, possa sentirsi più donna, più mamma, più tollerante. E che possa ammettere con se stessa che la famiglia migliore è quella che regge alla prova dei fatti. Non conta il tipo di ingredienti (colore, sesso, religione), ma la loro qualità.
Per quel che so l’amore più resistente è fatto di rispetto tra i protagonisti e di tolleranza degli astanti.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Noi siamo Giorgia”

  1. Lo stesso rispetto dovuto alla Signora Meloni dovrebbe essere mantenuto, specialmente dal suo Partito e dal Partito alleato LEGA SALVINI, nei confronti delle coppie omogenitoriali e dei single affidatari e in generale del mondo LGBT. Gli affetti e il mondo della famiglia sono da rispettare sempre non solo nei momenti di crisi

  2. Gery, se il personaggio è talmente pubblico da essere il/la Presidente del Consiglio, ma soprattutto se la sua storia politica l’ha spinta a inquadrarsi in un sistema valoriale definito “normale”, “sano” e “tradizionale”, con tanto di Family Day e altre goliardate in difesa della triade Dio, Patria e Famiglia, non c’è da stupirsi se un’opinione pubblica, peggio se quella dei “social”, sempre pronta a vomitare livori e frustrazioni laddove trova (o crede di trovare) spazio per farlo, esplode in una kermesse di nefandezze, improperi, offese e “meme” sbeffeggianti. Io non partecipo al dagli all’untore per diverse ragioni: un minimo di immedesimazione non fa mai male e non deve essere affatto piacevole trovarsi nell’imbarazzo in cui la nostra Giorgia, italiana, cristiana, mamma e presidente del Consiglio si trova; poi, credo che la situazione di cui è rimasta vittima non sia legata a una sua incoerenza strutturale, cioè, lei è con molta probabilità vittima di una frantumazione definitiva della figura dell’uomo che, credo sinceramente, lei aveva considerato il suo compagno di vita e il buon padre di sua figlia. Come dici tu, il tradimento (maschile, beninteso!) rientra tra le azioni accettate e perdonabili del ménage tradizionale, in cui la donna perdona e l’uomo (che è cacciatore) non riesce a controllare i suoi istinti predatori… Per cui, forse le varie “marachelle” commesse da lui in precedenza, almeno quelle scoperte, gli sono state perdonate in base a questo corollario normativo di tacita accettazione di un misfatto un po’ indigesto ma quasi ordinario. Ciò che non è tradizionale, e potrebbe (a voler essere ottimisti) rappresentare un’innovazione, per quanto triste e imbarazzantissima, è l’aver annunciato via social la separazione da quest’uomo! Lo ha abbandonato alla sua vita squallida e volgarmente goliardica con la stessa platealità mediatica con cui è stato offeso il suo onore e la sua dignità, di donna, di compagna di vita, di madre della figlia avuta con lui, di personaggio politico e persino di Presidente del Consiglio! Questo, nella sua bruttura e tristezza, è un atto comunque innovativo almeno quanto il fatto di rappresentare la prima donna Presidente del Consiglio della Storia italiana. In questo solco potrebbe spuntare qualche germoglio di speranza relativamente alla rigidità finora dimostrata in tema di diritti civili, di definizione di famiglia, di adozioni e via germogliando. Ma io, per quanto provi una sincera compassione per l’attuale situazione emotiva della donna Giorgia Meloni, non riesco ad essere tanto ottimista quanto te.

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