Cari amici del Movimento 5 stelle,
certe sconfitte sono come gli antibiotici, vanno prese anche se fanno male alla panza perché in fondo servono a qualcosa. Il vostro movimento non è come altri partiti di cui si potrebbe fare a meno, voi siete giovani, nuovi (acerbi), onesti. Pensate alla differenza che passa tra il M5S e un partito a caso, Forza Italia, e ritenetevi fortunati a vivere in un contesto in cui contate come persone, col vostro entusiasmo e con la vostra forza creativa.
Avete fatto molti errori.
Schematicamente: avete dato alla Rete un ruolo che andava filtrato e che invece ha finito per chiudervi in un’illusione; non avete saputo imbastire un programma semplice e accattivante, ruffiano se vogliamo, fatto di piccoli passi; avete cantato vittoria quando bisognava fare gli scongiuri; avete peccato di grillismo poiché di Grillo ce ne è uno solo e imitarlo, in Parlamento o in tv, è solo fumo negli occhi di chi crede(va) in voi; non vi siete lasciati consigliare da menti esterne, da cervelli indipendenti che avrebbero potuto risvegliarvi da quell’ombelichismo che vi contraddistingue; avete dato molto, ma avete capitalizzato pochissimo; siete stati un ottimo esempio ma pessimi maestri, quasi che spiegare e rendere conto siano attività da vecchi.
Insomma avevate un bel giardino fiorito, e ora siete assediati dall’erba secca.
Ma non tutto è perduto. Innanzi tutto perché non ripartite da zero, ma da una posizione di tutto rispetto nel cuore degli italiani. Secondo, perché avete saputo accettare la sconfitta. In un Paese in cui, da quarant’anni ci si proclama vincitori sempre e comunque anche se si è con l’acqua alla gola, trovare qualcuno che dica “ok, abbiamo perso” è un buon segno. Terzo, perché in Italia servono più soldati che generali, più sentinelle che burocrati, più vedette che strateghi.
Il Movimento 5 stelle, a mio parere, può essere un grande partito – sì, partito – di opposizione, in una nazione che odia i controlli, detesta i doveri, ama i furbi e si nasconde dietro il primo segreto che incontra. Servono occhi aperti, persone affidabili, giovani accesi e non lobotomizzati dalla promessa di una passerella o di una comparsata in tv. Ecco perché dovete smetterla di rompere i coglioni con le grillaggini e diventare adulti.
Io, anche se non vi ho votati, conto su di voi.
Servirebbero anche più soldati che ladri, porca miseria.
Lettera che condivido pienamente e sottoscrivo
Il movimento 5 stelle dieci giorni prima del voto era ad un passo
dal sorpassare il Partito Democratico.
Nell’ultimo scorcio della campagna elettorale Grillo infilava una
serie di dichiarazioni, di invettive, di insulti, di minacce, che
determinarono un sentimento di ripulsa e di PAURA da parte
di tanti e tanti elettori. Una serie di errori fatali.
Ma come ha potuto non riflettere? Inspiegabile. Incomprensibile.
si…capisco che Grillo ha esagerato in alcune sue uscite(!!!) ma porca miseria come si fa a votare per questo “pd”… è un pentolone pieno di imbroglioni e lo sappiamo tutti
@ Ettore
E’ stato un voto di disperazione, non di speranza.
Un voto di preoccupazione e di paura per le sortite improvvide
di Beppe Grillo:tutto il buon lavoro portato avanti naufragato
per le intemperanze strampalate degli ultimi giorni.
Matteo Renzi lo ringrazia: ha giocato in un campo con porta
vuota.