Il fossato

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C’è qualcosa di inesorabilmente antico e di tremendamente irritante nella maniera in cui Bersani e Berlusconi, e non solo loro, scandiscono i tempi della crisi della politica italiana. E’ come se tra noi cittadini – preoccupati e incazzati – e loro politici – furbetti e ridanciani – il fossato si allargasse sempre di più, divenendo prima fiume e poi lago e riempiendo una distanza che solo coccodrilli e altre bestie feroci possono costringerci ormai a mantenere. E’ infatti ormai chiaro che tra un qualunque lavoratore onesto di questo Paese e un Bersani o un Berlusconi, si è marcata la differenza cruciale: da un lato l’urgenza di avere risposte, dall’altro l’inadeguatezza a fornirle. A rendere tutto tristemente esilarante c’è poi questa gara a chi è più nuovo, a chi esibisce la migliore verniciatura, a chi si è inventato prima risolutore di problemi.
Bersani e Berlusconi sono le due facce toste di una medaglia fasulla, personaggi che non distinguono una trattativa politica da un giro nei giardinetti. Mentre la casa brucia, anziché sbracciarsi con gli idranti stanno lì a mostrare muscoli che non hanno litigando su chi debba riscuotere l’eventuale polizza assicurativa dell’immobile.
Dicono di voler salvare l’Italia, quando l’esigenza più urgente è che l’Italia si salvi da loro.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Il fossato”

  1. Cronaca di una morte annunziata ! Spero che non sia tutto come hai scritto e che gli Italiani si ribellino prima dell’ inevitabile !!

  2. Ci sono tempi “tecnici” che non si possono eludere e la democrazia parlamentare ha le sue regole.
    Senza il potere di scioglimento delle Camere, il Capo dello Stato è azzoppato e, come si è visto, non può imporre alcuna soluzione alle forze politiche presenti in Parlamento, se queste non vogliono.
    Dunque, l’attesa è per l’elezione del Presidente della Repubblica e la Politica non può far altro che lavorare per questo.
    Lo stallo è dovuto alla differenza tra le due leggi elettorali per l’elezione delle due Camere.

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