Giovanni Pepi lascia il Giornale di Sicilia

Oggi è sparito dalla gerenza del Giornale di Sicilia (e del sito) il nome di Giovanni Pepi, condirettore da oltre trent’anni della gloriosa testata siciliana. Esce, almeno ufficialmente, di scena per pensionamento uno dei protagonisti dell’informazione isolana, un giornalista che si è distinto per le sue posizioni iper-garantiste e per una certa abilità nel sapere affrontare le maree della cronaca: dalla guerra alla Rete di Orlando, alla lettera contro le sirene dei magistrati, dall’assist alle posizioni di Salvo Lima agli improvvidi “buchi” in tema di mafiosi pentiti. La comunicazione alla redazione è stata asciutta e impersonale, una lettera di poche righe: nulla invece è stato detto ai lettori che stamattina hanno potuto intuire il cambiamento solo dopo aver sbirciato nella gerenza, a pagina due.


Per il Giornale di Sicilia è un’occasione – forse l’ultima – per compiere quella virata, strategica e culturale, che potrebbe rimetterlo in comunicazione con l’altra Palermo e l’altra Sicilia. Quella fetta di popolazione che per anni il quotidiano ha ignorato o trattato con sufficienza e dalla quale, dati alla mano, è stato progressivamente abbandonato.
Buon lavoro ai colleghi, bravissimi. E buon lavoro al direttore Antonio Ardizzone, che da oggi dovrà fare a tutti gli effetti – e per la prima volta – il direttore.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

7 commenti su “Giovanni Pepi lascia il Giornale di Sicilia”

  1. Anche al Dott. Pepi sia riconosciuta per la sua lunga missione di grande fedeltà data ad i suoi tanti ” fedeli ” un periodo di riposo Catel Utveggio , in fondo si tratta di un ” papa ” della nostra informazione.

  2. Esempio tipico della nostra cultura spesso troppo statica, la figura già di per se anomala di condirettore mantenuta per trenta anni. Ma sia sa , da noi i cambiamenti sono molto lenti.

  3. @ A.B. più che dalla bici, dal camper
    E speriamo che questo giornale non sia più scritto con l’inchiostro simpatico!

  4. Al GdS i direttori cambiano ad ogni morte di Pepi. Ad majora semper. Buono solo per leggere i necrologi.

  5. C’è un fraintendimento di fondo, Pepi non lascia il GdS. Si pensiona e continua a fare quello che ha sempre fatto ma sotto la forma di collaboratore.

  6. Il giornale di sicilia continua a guardare quella fetta di popolo dall’alto in basso.e’un giornale troppo nobile ma lontano dalla realta’,so,qlo al servizio di una politica padrona,che lo finanzia,vi ricordate quando si parlava di fallimento e licenziamenti al giornale? La politica ha risolto, tutto,quello che non ha saputo fare per la fiat di termini imerese,a chi volete che interessi il pane di qualche migliaio di plebei ?

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