Twitter ammazza i blog?

Twitter ammazza i blog? La domanda è glamour. Oggi tutto ciò che riguarda Twitter è alla moda, figo, trendy.
Twitter influenza il giornalismo?
Twitter fa anche il caffè?
Twitter nuoce ai mancini?
Twitter è un sogno o i sogni aiutano a twittare meglio?
Tornando alla prima domanda, la mia risposta è no.
E’ vero, io stesso scrivo un po’ meno sul blog da quando mi dedico anche a Twitter, perché diluisco da quelle parti molti spunti che in altri tempi avrei concentrato qua. Però resto molto affezionato a questo spazio. Inoltre non credo che l’esercizio sul social network tolga mattoni fondamentali alla struttura del blog. Sono cose molto diverse. Chiunque può cinguettare o esercitarsi su Facebook perché lì ciò che importa è l’interazione. Sul blog è il contenuto che conta e lo scambio con gli altri  è molto meno immediato.
Il vero cambiamento invece riguarda la quantità di parole usate per raccontare. Se vado indietro ai post di tre-quattro anni fa, c’erano paginate e paginate di roba complicata che andata forse filtrata meglio. Però allora funzionava.
C’è un tempo per tutto. Oggi trovo che tutti noi blogger siamo più sintetici, più efficaci. E probabilmente, per via di Twitter, più in linea coi tempi.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

Un commento su “Twitter ammazza i blog?”

  1. Perfettamente d’accordo. Il blog riflette, propone, approfondisce; twitter (o facebook) hanno la funzione di dare messaggi rapidi, per favorire la comunicazione immediata e fugace, eventualmente da raccogliere e amplificare. Ad esempio, io quando pubblico un post sul mio blog lo pubblicizzo su facebook.

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