Cartolina da Palermo

Palermo, davanti al velodromo, sabato scorso, prima del concerto di Lucio Dalla e Francesco De Gregori.

Grazie a Raffaella Catalano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

19 commenti su “Cartolina da Palermo”

  1. Come mai ne parla adesso, è cosi da circa un anno,non solo li. Xè invece non parla dello schifo della differenziata “cassonetti sempre stracolmi” tanto pubblicizata?

  2. Il concerto è stato magnifico. Purtroppo all’esterno lo spettacolo era deprimente.

  3. Sta forse dicendo che da circa un anno Lei o chi x Lei non passate da quelle parti? Forse dovreste essere più incisivi sull’emergenza RIFIUTI,soprattutto sulla DIFFERENZIATA dato che Dirigenti e Amministratori la pubblicizzano, GRAZIE. Anche a mia figlia è piaciuto lo spettaco, uscendo ha usato il termine di Raffaella, MAGNIFICO.

  4. Per carità, anche se lo fosse stato non avrei avuto comunque nessuna pretesa, desideravo solo, se mi è concesso, rimarcare lo schifo in cui versa la citta, nuovamente GRAZIE.

  5. Prendo spunto da questo post, ed anche dal commento di Raffaella.
    Premetto che questo blog – basato su opinioni, un diario come lo definisce il proprietario – non è bersaglio della mia critica, lo sono, invece, tutti quei siti e blog palermitani il cui scopo è fare giornalismo online, informando la città sui fatti che avvengono rispettando tutti i crismi del giornalismo.
    Ho cercato in tutti i blog e giornali online palermitani, ho letto nomi conosciuti e meno conosciuti, di media qualità o di scarsa qualità, alcuni nomi buoni per una stagione, altri “montati” ad hoc, artisti o presunti artisti, ho letto di EVENTI-PASSATEMPO spacciati per cultura. Insomma, la lista è lunga.
    In nessun posto ho letto il resoconto del concerto di Dalla-De Gregori del 31 luglio a Palermo.
    Stiamo parlando del migliore cantautore italiano, Francesco De Gregori (io direi che Dylan è il De Gregori americano, parafrasando F. Pivano, come era pure il De André americano) e di uno dei migliori musicisti nonché ottimo autore di canzoni, Lucio Dalla. Si tratta della massima espressione letteraria per quanto riguarda i testi delle canzoni, e di un evento raro e certamente storico dal punto di vista musicale.
    Non hanno scritto niente, nemmeno i siti d’informazione a vocazione culturale.

  6. … ovviamente in testa alla critica ci sono i siti online dei giornali locali.

  7. @Gigi: si rifaranno con un servizione su Marco Carta.
    @Tutti: A proposito. Una volta esisteva il Verdura. Ci vidi Lou Reed e Keith Emerson. Oggi il Verdura, oltre a versare in pessime acque, apre le sue ormai stitiche porte a Marco Carta. Sic transit gloria mundi.
    A proposito 2: parlando di rassegne stampa locali, non diversamente da Dalla e De Gregori accadde per il concerto di Roger Waters al velodromo. Una “breve” per dire che IL MAGGIORE COMPOSITORE dei PINK FLOYD sarebbe venuto a Palermo. Una “breve”per annunciare che il concerto non ci sarebbe più stato. Senza tante spiegazioni. Ramazzotti ottiene più attenzioni, su certe pagine. Noi siamo avanti.
    Dalla e De Gregori mi hanno fatto riconciliare con il velodromo dopo quell’episodio. Un po’ meno con i taglieggiatori che impongono il pizzo di 5 euro fuori dal Velodromo (che si chiama Borsellino, non dimentichiamolo) per lasciarti parcheggiare in pace. A due passi da un presidio di poliziotti. Ancora meno mi sono riconciliato con i venditori di patatine e bibite che a momenti salivano sul palco tra Dalla e De Gregori per abbanniare. Il velodromo resta comunque un posto schifoso. Prato tenuto malissimo, spalti di plastica scoloriti. L’immondizia è il prevedibile corollario.

  8. @il cacciatorino:
    Caro maestro,
    sarebbe interessante se qualcuno tirasse fuori la verità sulla staticità delle tribune del relativamente nuovo ma fatiscentissimno velodromo. Beh, allora ci fussi ‘i rìriri… Solo dopo – e speriamo mai – ‘i chiànciri. A crollo avvenuto. Ma si sa, the show (and the business) must go on.

  9. Totò: verissimo, caro Totò. C’è anche questo. Pure io ho idea che la staticità di quei seggiolini sia tutta da verificare. Speriamo davvero che a fare la verifica siano i tecnici e non il pubblico pagante, per dirla con De Gregori.

  10. @Gigi: concordo. Sono indignata pure io per non aver letto neanche una parola sul concerto. Sono una degregoriana della prima ora e amo anche Lucio Dalla, quindi mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa che, se non altro, testimoniasse che il concerto c’è stato.

  11. Per amore di verità, mi hanno riferito oggi che il GdS ha pubblicato un pezzo sul concerto di Dalla e De Gregori il giorno dopo.

  12. @raffaella e @tutti:

    scusate, ma per amore di verità:

    il GdS ha pubblicato lunedì 19 luglio un’ampia intervista di Maria Elena Vittorietti a Dalla e De Gregori in vista del concerto palermitano e domenica 1 agosto un servizio – sempre a firma Vittorietti – sul concerto stesso.

    ps personale: io rifletterei, piuttosto sui 3mila paganti (così mi è stato riferito) del 31 luglio 2010 al Velodromo rispetto ai quasi 20mila dell’estate 1979 alla Favorita (di cui mi occupai da cronista).

  13. @totorizzo: ho dato conto dell’articolo, seppure tardivamente (non leggo il GdS, quindi me l’hanno riferito). Dell’intervista non lo sapevo e quindi faccio mea culpa.
    Quanto all’affluenza, di certo non c’è paragone con il ’79, ma non so valutare se fossimo soltanto in tremila. Preferirei comunque che la gente affollasse il concerto di due vecchi leoni, piuttosto che quelli di Marco Carta, Valerio Scanu o di altri cantantucci defilippiani. Anche se ho letto che di recente c’è stato un forte calo pure per loro.

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