Cammarata mondiale

Pare che l’evanescente sindaco di Palermo sia in Sudafrica per assistere alle partite dei Mondiali. A nessuno si nega una vacanza, né la possibilità di uno svago. Ma Cammarata è ormai il catalizzatore delle pochezze di Palermo. Svogliato, superficiale, inefficiente, questo sindaco è l’immagine riflessa di una città che galleggia davanti a un orizzonte di eutanasia civile e che non ha la forza, o il coraggio, di buttare via l’ultimo respiro e calarsi giù, a fondo.
Diego Cammarata può ovviamente andare in Sudafrica, come alle Maldive o chissà dove senza che nessuno gli chieda conto e ragione. Il problema è che poi ritorna, allungando l’agonia di una città che rischia di estinguersi prima di lui. E questo non è bello.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

15 commenti su “Cammarata mondiale”

  1. caro Gery,
    al tuo (doloroso) elenco manca un aggettivo. Infantile.
    È l’unica parola spendibile quando la città da lui amministrata muore e lui declina ogni responsabilità.
    Ma manco i piccirìddi, a pensarci bene.
    Sic transit gloria mundi

  2. A proposito sia di Cammarata, sia della prima partita dell’Italia ai mondiali, il mio commento: #*§\*#@?^*/!

  3. Secondo me è andato a testare le vuvuzela per il Festino. Chissà che ne penserà Daverio.

    Fiato alle trombe (di Eustachio) dunque.

  4. Sono d’accordo con te, gery. A qualunque altro sindaco non sarebbe stato fatto nessun appunto. Chi semina vento…

  5. Altro che vuvuzela…
    Io spero solo che un bel MATUMBO gli faccia lo stesso trattamento che lui giornalmente fa a Palermo e ai Palermitani.

  6. Secondo me non rinsavisce nemmeno con le vuvuzela, anzi rinc***ionisce di più! Ma tanto peggio di così… c’è solo il nostro prossimo sindaco Scoma!

  7. Leggo oggi che tornato dal Sudafrica abbia trovato le uova rotte nel paniere della questione aumento tarsu e abbia fatto come un pazzo: è fiorita una fronda contro di lui al comune. Io userei una fronda vera, di pier’i ficu, altro che metafore. U’ facissi capuliato.

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