C’è un fiorire di pagine bianche, fogli vuoti, rubriche vacanti per protestare contro la legge bavaglio imposta dai rapitori della democrazia.
In realtà adesso ci sarebbe un gran bisogno di pagine e fogli stracolmi, di un surplus di frasi, di un’overdose di concetti sensati proprio per contrastare chi vuole fermare le parole libere, chi vuol minare le fondamenta del mondo civile.
Vada per i post-it, ma non dimentichiamo la sana indignazione. Che è fatta di righe che riempiono, sanano, denunciano. L’importante è non lasciare spazio al vuoto.
Sì, caro Gery, è vero. Però che rabbia e che frustrazione quando certe leggi passano a dispetto di pagine traboccanti di indignazione.
Il vuoto più grave è quello lasciato dalle ritirate “di protesta” di una parte dell’opposizione, e proprio nel momento in cui si dovrebbe più strepitare. Questi hanno gli acari al posto del cervello: hanno ancora capito, a quasi mezzo secolo dall’episodio dell’Aventino, che la strategia del sottrarsi indignati è un disastro. Mussolini ci andò a nozze. Berlusconi ci va a pu***ttane (nel senso che festeggia e ringrazia).
Bisogna dire che Repubblica la sua battaglia l’ha condotta e continua a condurla. La trovata del post-it la vedo efficace proprio in questo contesto “pasionario”. Per il resto, sono d’accordo con te: altro che scrivere su un foglio. Bisognerebbe armarsi di pennello.
Coraggio. Passerà anche questa. Bisogna solo vedere con quanti cerotti e ingessature.
NON hanno ancora capito…
Correggo: l’Aventino risale al 1924. Quasi un secolo…
E i libri di storia esistono ancora, per fortuna. Ma LORO li leggono?
Li leggeranno appena avranno finito di riscriverli.
Bipensiero docet.
Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini, serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino e le stesse indagini, che risultano spesso compromesse dalla divulgazione indebita di atti processuali.
E’ necessario individuare nel Pubblico Ministero il responsabile della custodia degli atti, ridurre drasticamente il numero dei centri di ascolto e determinare sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali, per renderle tali da essere un’efficace deterrenza alla violazione di diritti costituzionalmente tutelati.
Lettera B del punto 4:
http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=45315
Beh Vincenzo, la tua opportuna nota e’ la conferma del fatto che quelli del Pd,quando si mettono d’impegno, riescono a partorire idee anche peggiori di quelle del Pdl.
Vincenzo ha dimostrao in poche righe la vacuità del pd e del loro propagandistico “faremo un nuovo vietnam”.
A mio avviso,al di là di precedenti posizioni politiche cristallizzate in disegni di legge oggi dimenticate,la verità è che lo status quo è indifendibile.
Io non sono berlusconiana,ma non è possibile accettare lo sperpero di denaro,l’esagerato sperpero di denaro per spiarci,gli stralci delle intercettazioni spiattellate sui giornali prima ancora di un avviso di garanzia,la regolare impunita violazione del segreto di ufficio,lo status quo è inaccettabile! se il pd fosse stato un partito responsabile lo avrebbe riconosciuto,si sarebbe seduto attorno ad un tavolo ed avrebbe lavorato a cercare una soluzione possibile,la migliore soluzione possibile che,concordo,non può essere rappresentata da questo progetto di legge oggi al voto,ma loro,inutile negarlo,rispondono a logiche diverse dalla politica cui devono dare conto,per cui il vietnam…..!
Il Pd e prima di loro il Centro sinistra a prescindere dal nome, ha dimostrato di non saper governare o meglio di non saper vendere alla plebe plaudente (scusatemi ma è quello che penso degli estimatori di questa “destra”) le proprie idee. Pretendere oggi una opposizione proficua con i numeri parlamentari che hanno la Lega e Berlusconi e con il ricorso a fiducie e decreti leggi, mi sembra veramente utopico
Senza dimenticare che di “idee” il centro sinistra non ne ha o, più generosamente da parte mia, non sa spenderle