Non so quanti di voi si concedano festini con trans o pratichino il sesso mercenario, però ritengo che chiunque si cimenti in queste attività debba essere ben conscio dei rischi ai quali va incontro. Rischi di immagine (le precauzioni non sono mai troppe) e rischi di salute (le precauzioni non sono mai troppe) innanzitutto.
Però se siete personaggi in vista – tipo il governatore di una Regione – e avete pure famiglia, i rischi sono decuplicati. Come potreste mai pensare di mantenere la riservatezza? O come potreste mai appellarvi a quel diritto alla privacy che, ultimamente in questo Paese, si invoca come lasciapassare, come indulto mediatico, come pezza per pulirsi quando si è sorpresi con le dita nella marmellata?
Certo, potreste sempre rifugiarvi all’ombra del peccatore più grande: c’è sempre qualcuno che ha fatto di peggio, lo ha fatto prima e con maggiori danni. Però che tristezza…
Non so quanti di voi si concedano certe trasgressioni, però ritengo che chiunque lo faccia lecitamente, debba essere perfettamente conscio che la trasgressione comporta una lacerazione nel telo della riservatezza: perché è condivisa, perché chiama in causa la fiducia dei sodali, perché è un atto che rivela ad altri ciò che spesso si tiene nascosto persino a se stessi.
Quindi voi potete fare tutto quello che volete – a patto di non violare la legge – solo se rappresentate voi stessi, la vostra indole e la vostra capacità di rischio. Ma se siete il simbolo di una collettività (che vi ha eletto, che a voi si affida e che vi stipendia) le cose cambiano radicalmente: il vostro operato, anche fuori dall’ufficio, non prevede sussulti che mettano a rischio la vostra credibilità perché voi siete essenzialmente un simbolo.
Ecco perché se voi foste Piero Marrazzo sareste obbligati a girare per il Lazio, porta a porta, a chiedere scusa perché quel simbolo è stato oltraggiato dalla vostra stupidità.
@bar. mi è venuto un atroce dubbio. Non è che tua moglie sono io? Perché ieri sera ho detto le stesse cose a mio marito.
@verbena. E allora, gli altri scuseranno l’OT, per favore non mi cambiare continuamente l’ordine delle cose nei cassetti chè poi non trovo mai nulla! :-)
Più seriamente e senza piaggeria: per me è una conferma che la sensibilità femminile spesso porta ad analisi, giuste o sbagliate che siano, che hanno comunque il pregio di provare ad andare oltre l’apparenza dei fatti.
@bar: Fiiùùù! Non sono io. Non ho idea cosa ci sia nei cassetti di mio marito.
Ciao Bar, perdonate tutti (Gery in primis) l’intervento OT. Volevo scusarmi con te, non volevo indisporti quando ti ho dato del signore, anzi! Era una forma di rispetto che semmai denuncia il mio sentirmi culturalmente e dialetticamente inferiore a te e a tutti quelli che qui scrivono. E per concludere trovo i tuoi interventi molto, molto interessanti. Scompaio.
@rosipa: io invece trovo che i suoi interventi siano sempre molto brillanti.
Anch’io.
Aiuto. Davvero non so come dirlo: non me l’ero presa. Avevo solo risposto con leggerezza, forse mal riuscita, a quel che mi sembrava un’ironia di dissenso che, anche se non era tale, sarebbe stata comunque legittima.
Su quello che hai scritto ora, le risposte già giunte, da chi conosce i tuoi interventi meglio di me, renderebbero stucchevole ogni ulteriore mio commento. E per chiudere con un sorriso, allora rispondo alla tua “sfida” di ieri. Il mio titolo sarebbe stato “Pierino e i lupi” (Gery mi perdonerà per l’invasione di campo) perchè di bestie fameliche in questa storia di oggi ce n’è più d’una e non solo in divisa. Ma, rispetto all’opera parafrasata, stavolta il Pierino in questione non potrà comunque uscirne vincitore.
…beddamatri. my moment of glory. Egregius Bar, pensa che stanotte ho dormito con la testa sotto il cuscino pensando: ma che mi è venuto in mente di proporre il titolo di un film ai dotti del blog di Gery. Manco mi calcolarono. Gery si starà preparando un’altra cartella che ospita solo me: quelli a cui per educazione non indico la porta. Ora ricevo i complimenti della contessa, che mi verrebbe voglia di urlare “E sti…però è buona per l’osteria numero uno, e quindi taccio. E poi Gery. E tu…oohhhh…..
siete stati più che una carezza alle mie striminzite cellule grige. Vado.Silenzio.
Bar, dai!!!
Scrivi bene e dici cose interessantissime, davvero.Sei attento, sottile,garbato e hai una moglie non da meno di te.
Pero’ (perdonami la battuta spontanea ma amichevole ) non te la tirare!!!
Rido e sprero di leggerti spesso.
@rosipa: anche io sono una tua estimatrice.
@faguni
Grazie mille per gli attestati di stima.
Ma meno male che saprei scrivere.
Una volta sembra che me la sia presa, un’altra che me la stia tirando…
Vabbuò. Comu fazzu, sbagghiu! (sto scherzando anch’io, a scanso di equivoci)