Testa di Marrazzo

L'illustrazione è di Gianni Allegra
L'illustrazione è di Gianni Allegra

Non so quanti di voi si concedano festini con trans o pratichino il sesso mercenario, però ritengo che chiunque si cimenti in queste attività debba essere ben conscio dei rischi ai quali va incontro. Rischi di immagine (le precauzioni non sono mai troppe) e rischi di salute (le precauzioni non sono mai troppe) innanzitutto.
Però se siete personaggi in vista – tipo il governatore di una Regione – e avete pure famiglia, i rischi sono decuplicati. Come potreste mai pensare di mantenere la riservatezza? O come potreste mai appellarvi a quel diritto alla privacy che, ultimamente in questo Paese, si invoca come lasciapassare, come indulto mediatico, come pezza per pulirsi quando si è sorpresi con le dita nella marmellata?
Certo, potreste sempre rifugiarvi all’ombra del peccatore più grande: c’è sempre qualcuno che ha fatto di peggio, lo ha fatto prima e con maggiori danni. Però che tristezza…
Non so quanti di voi si concedano certe trasgressioni, però ritengo che chiunque lo faccia lecitamente, debba essere perfettamente conscio che la trasgressione comporta una lacerazione nel telo della riservatezza: perché è condivisa, perché chiama in causa la fiducia dei sodali, perché è un atto che rivela ad altri ciò che spesso si tiene nascosto persino a se stessi.
Quindi voi potete fare tutto quello che volete – a patto di non violare la legge – solo se rappresentate voi stessi, la vostra indole e la vostra capacità di rischio. Ma se siete il simbolo di una collettività (che vi ha eletto, che a voi si affida e che vi stipendia) le cose cambiano radicalmente: il vostro operato, anche fuori dall’ufficio, non prevede sussulti che mettano a rischio la vostra credibilità perché voi siete essenzialmente un simbolo.
Ecco perché se voi foste Piero Marrazzo sareste obbligati a girare per il Lazio, porta a porta, a chiedere scusa perché quel simbolo è stato oltraggiato dalla vostra stupidità.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

61 commenti su “Testa di Marrazzo”

  1. Condivido ogni parola. Giustissimo: incauto e stupido. E, se vogliamo parlare del ruolo pubblico, inaffidabile. Mi dispiace. Così come mi dispiace il sentire comune. Il sentire comune – non aleggiante, ma stentoreo, fiero, maschiamente italico – da sabato sera è: almeno Berlusconi andava con le buttane. Ecco, per gran parte non siamo migliori di chi nel Palazzo ci rappresenta.

  2. E adesso si scopre che Berlusconi…

    Marrazzo avvertito da Berlusconi:
    “A Milano hanno un video contro di te”.
    Venne offerto alla Mondadori.
    Il governatore cercò di acquistarlo da un’agenzia

    (dal Corriere.it)

  3. Leggo ora che Berlusconi avrebbe visto il video, finito in zona Signorini, e avvertito telefonicamente (e “paternamente”) Marrazzo tre giorni prima del casino. Allucinante. Siamo dalle parti del “padrino”. “Ci parlo io… gli faccio una proposta che non può rifiutare…”.

  4. Bel post, gery.
    Il primo articolo di riflessione e non di speculazione sterile che leggo!
    E d’ accordissimo con Totorizzo, mi ha dato veramente fastidio tutta questa vacua solidarietà dei compagnoni: abbracci, baci, strette calorose, invece di un dignitoso, garbato, mesto silenzio!!
    almeno nel rispetto di moglie e figli. Di tutte le mogli e tutti i figli!!

  5. HO VISTO UN RE(O) A BE SI BE…
    Ma un primo ministro che è a conoscenza dell’esistenza di un video del genere, e che quasi certemente poteva sapere che gli interlucotori di Signiorini fossero uomini dello Stato , che non intervine, che non li denuncia perché forse sotto potrebbe essereci un ricatto, perché certamente doveva esserci (Corona docet), non è un reo?
    Non sono un giurista, ma non si configura un’ipotesi di reato nei confronti di Berlusconi?
    Non sonon un complottista, ne uno di quelli che vede gli alieni ovunque e so che sono solo coicidenze ma mi inqiuieta sentire: presidente della regione, trans, ricatto, via Gradoli, carabinieri, primo ministro,

  6. Cito alla lettera Gianni Allegra: “E’ il post che avrei voluto scrivere io”.
    Senz’altro un politico – che è anche un personaggio televisivo – non può rimediare queste figure. E, come ha scritto un mio amico, in realtà, “a me non dispiace per lui. Dispiace per i trans. Costretti ad una vita metà, senza identità, senza storia. Sfruttati per soddisfare i capricci sessuali dei vip, ma dimenticati, per il resto, da tutti. Marrazzo si potuto dimettere. Il trans no. E’ questo il mio vero sconcerto”.

  7. Cara Jana, mi perdoni, ma credo che i trans abbiano, anche loro, facoltà di scelta: possono scegliere di vivere una vita “a metà” in maniera onesta oppure decidere di sfruttare la loro fisicità lucrandoci in maniera illecita. Non capisco questo buonismo, adesso. Una prestazione da 3.000 euro non mi pare meriti molta compassione.

  8. Ad oggi Marrazzo, purtroppo, non si è dimesso. I trans sono dotati anche di libero arbitrio, spero.

  9. No, Contessa, nessun buonismo, e ha ragione sulla prestazione che, in questo caso, non merita compassione. Ho citato il pensiero del mio amico per evidenziare che l’essere solidali con Marrazzo in questa vicenda non troverebbe spiegazione, a mio modo di vedere. Al di là della vicenda di cui è vittima, quella della tentata concussione, la sua storia è un macigno terribile, perchè sarà l’alibi per non parlare più della “malattia” sessuale del Premier. E già in molti dicono che andare a trans è di sinistra, e pagare le escort è di destra, continuando così quel gioco perverso della classificazione facile, che è malattia della nostra politica. Lo cantava anche Gaber, tempo fa: destra e sinistra senza valori cercano i riferimenti più astrusi.
    Sono arrabbiata per questa vicenda, che ha portato a galla uno scenario che nessuno, credo, avrebbe voluto conoscere…e che ancora una volta porterà tanta gente a dire “Sono tutti uguali…”. E infatti, Fini faceva la marcia per tutelare i diritti della famiglia mentre tradiva sua moglie, il Parlamento – mi si perdoni il termine – è un troiaio e questa volta in quella rete di veleno che è l’Italia, è finito Marrazzo. Poteva, doveva, evitarlo. Per quanto riguarda i trans mi è piaciuto ricordare quanto citato da De Andrè in una sua splendida canzone, Princesa. Mi sembra triste che proprio i trans appaiono solo nei titoli di cronaca e in determinate occasioni. “Scoperto Lapo con un trans”, ricorda? Come se fossero portatori di tragici misteri e una specie di malattia. Eppure spesso sono clandestini, del corpo e di altri luoghi, vivono conflitti terribili e violenze inaudite, e gli viene negata ogni possibilità di esistenza che sia fuori dallo sfruttamento sessuale.

  10. infatti gira già la battuta
    ” escort- transit”!

    Ps:Gianni, illustrazione azzeccatissima!

  11. Bel post. Perfetto.
    A commento vorrei ricordare che c’è un articolo della nostra Costituzione, il 54, che tra le altre cose recita “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il DOVERE di adempierle con disciplina e ONORE, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”

  12. Questa vicenda è veramente squallida, sotto tutti i punti di vista. Persino nei paragoni con il presidente del Consiglio, ai miei occhi Marrazzo esce perdente. Sono così infastidita da quanto accaduto che non riesco a dare una priorità all’elenco delle sensazioni disgustose. Magari la prima è che Marrazzo mi piaceva molto. Che da spettatrice ne avevo seguito il percorso giornalistico, lo avevo visto attraversare il guado dell’impegno sociale, e che ciò mi sembrava pertinente. Nella sua vita pubblica, non avevo mai sorpreso Marrazzo schiacciare l’occhiolino ad un certo mondo. Lo stesso non si può dire dell’ancora in carica presidente del Consiglio, anche prima che emergessero feste di compleanno, regalini, lettoni, e riunioni di gabinetto(!). Berlusconi, con i suoi cucù, la sua abbronzatura atomica, il suo vulcano nel giardino, il suo dire e smentire, la sua voglia di barzellettare ad ogni incontro, il suo grande ego, mi ha reso libera di disprezzarlo. Anche prima di Noemi e della D’Addario. Sfido una sola anima che frequenta questo blog a scrivere: biiiii,non avrei mai creduto da lui!
    L’indignazione nasceva, in quel caso, dalla conferma di quanto da tutti supposto, dalla consapevolezza che milioni di italiani considerano figo il suo comportamento, e che perciò lo votano e lo amano.
    Sarebbe interessante capire come e perchè un uomo senta la necessità di varcare la soglia della trasgressione (non faccio differenza tra ragazzine e viados); di mettere a repentaglio ogni singola preziosa tessera di mosaico che compone la propria vita in un torbido incontro. Rendersi ricattabile, accettare la solidarietà, di più la complicità (non è di questo che stiamo parlando?) di un avversario. Dove sperava di andare Marrazzo la prima volta che ha varcato la soglia di via Gradoli? E’ tempo che i nostri rappresentanti, nei loro comizi preelettorali, ci mettano al corrente di ogni loro debolezza. E non è tutto qui. Non è questo che li renderebbe migliori. Le responsabilità pubbliche implicano un rigore che non prevede cadute. Una volta ai preti veniva attribuito il motto:” fai quello che dico io ma non fare quello che faccio io”. Un buon motivo, per me, per non essere dalla parte dei preti.

  13. SEmbrano ignorare il loro ruolo istituzionale o forse è proprio il fatto di ricoprire una carica pubblica che determina il bisogno di trasgressione. Forse hanno bisogno di entrare in un territorio che va oltre i limiti consentiti, un limbo nel quale perdersi. Come può succedere a qualsiasi altra persona. Solo che non essendo come qualsiasi altra persona una volta scoperti tradiscono le attese, e cosa può succedere di grave? Sono costretti a cambiare mestiere. Perchè esiste una pubblica morale da difendere altrimenti sarebbe il caos. Immaginiamo tutti i padri di famiglia andare a puttane; se si sapesse che fine farebbe la famiglia? E’ una questione di ordine sociale, di giusto ordine.
    Se simbolo deve essere, Marrazzo è simbolo di tutte le nostre debolezze.
    Attenzione però, a lapidare i peccatori si può finire lapidati, prima o poi.

  14. biii, non lo avrei mai creduto da lui!
    Si rosipa,che Berlusconi fosse così idiota da andare con escort e farsele procacciare da un ragazzino arrivista senza scrupoli e cocainomane, non lo avrei mai creduto!
    E Marrazzo,mi fanno personalmente schifo le sue “debolezze”,e mi scandalizza di più,però,il suo soggiacere al ricatto.
    Perchè questo è il punto e vale per Marrazzo quanto per Berlusconi,secondo me,un amministratore pubblico non può,non deve subire ricatti,come può essere libero di operare scelte e di tutalare gli interessi di chi rappresenta chi subisce un ricatto?
    Su chi sopra ha citato Fini incoerente a promuovere aiuti alle famiglie essendosi separato dico solo una cosa:ridicolo!
    Allora bisogna essere gay per chiedere l’approvazione di pacs,dico etc?
    Bisogna ammalarsi per occuparsi di sanità a pieno titolo? Ridicolo.
    Preoccupiamoci piuttosto di cosa i berlusconi e i Marrazzo abbiano fatto o siano disposti a fare per nascondere i loro vizi subendo il ricatto di gente meschina che vende se stessi senza dignità,questo è lo scandalo nello scandalo.

  15. @giusicilia: troppi argomenti, si rischia di perdere di vista l’argomento centrale sui cui mi pare tutti concordiamo: Marrazzo è stato un irresponsabile (un principiante, direi!) e ha tradito tutti, famiglia, elettori, istituzioni. Un vero idiota, insomma. Per di più, dopo avere asssistito allo scandalo escort degli ultimi mesi. Mah! Sembra quasi un’utopia quella di avere dei rappresentanti che sappiano tenere sotto controllo i loro istinti e le loro pulsioni più intime. Almeno per la durata del loro mandato…

  16. @ jana, la contessa etc. etc

    Nè buonismo, né pietismo. I trans sono, intanto, una categoria sessuale. E sociale. Non sono tutti prostitute. Alcuni conducono una vita esemplare (si dice così, tra la gente perbene?), sono impiegati presso pubbliche amministrazioni, uffici privati, sono single o fidanzati, o convivono. Poi ci sono quelli che si prostituiscono, come si prostituiscono uomini o donne in genere. Per una clientela di genere maschile, femminile, gay. Sapete qual è la stortura? E’ l’ipocrisia ospitata in questo hotel (nei casi Berlusconi/Marrazzo a cinque stelle e a presunta impunità) che è la nostra morale corrente.

  17. @ la contessa
    rispondevo ad alcuni quesiti sollevati da altri in questo blog,per me l’argomento è uno e l’ho chiamato lo scandalo nello scandalo: essendo un amministratore della cosa pubblica, non puoi subire ricatti per nascondere i tuoi disdicevoli vizi,questa “debolezza” mi preoccupa e scandalizza di più delle altre “debolezze”

  18. Nella storia Pulsioni, Istinti non sono mai stati sotto controllo, sono fatti per sfuggire al controllo. Solo prima non c’erano le indagini che ci sono adesso. La caccia è aperta…

  19. @Silvia: Responsabilità. E’ chiedere troppo?
    Il controllo delle pulsioni viene di conseguenza.

  20. La tutela del più debole è il principio fonfadamentale della società civile. E’ garanzia di continuità, uguaglianza, democrazia, benessere collettivo!!
    Che questi governanti ne prendano atto!!!
    Queste vicende, non di scandalo, ma di abuso di ogni sorta ( dalle minorenni allo sfuttamento della prostituzione, alle promesse lavorative in cambio di…, all’ uso e abuso e spaccio di droga, alla corruzione di funzionari pubblici…), sono atti criminosi e incivili!!!
    E che un Mmarrazzo o un Berlusconi abbiano svolto bene o meno il proprio lavoro ma si sono macchiati di simili comportamenti vanno messi fuori!! ( personalmente preferirei dentro!)

  21. Scusate se ho mal coniugato l ultimo capoverso.
    Non ho nemmeno il tempo di correggerlo.
    Pardon.

  22. Sul fatto del giorno,rai2,Emma Bonino,donna che stimo molto anche se spessissimo non condivido nel merito le sue battaglie,ha appena fatto le mie stesse considerazioni,al di là delle discutibili e deprecabili abitudini sessuali,la cosa che ci deve allarmare di più è che il presidente di una regione possa sottostare al ricatto per coprire le sue devianze, come sembra sia successo.

  23. Come no, contessa, le responsabilità dei propri gesti prima di tutto. Il controllo dei propri istinti è doveroso, dicevo, purtroppo ci può essere uno scarto tra la regola e l’applicazione della regola.
    Io credo che Marrazzo sta pagando il prezzo della sua disobbedienza e diffido da coloro che urlano il loro sdegno, in generale da quelli che usano un tono da predicatori. Semplicemente non mi convincono neanche un pò.

  24. Mi sono ritrovato tante volte su questo blog. Ma ad oggi sono stato una specie di voyeur. Leggo sovente gli interessanti scambi, ma non intervengo mai. Oggi però faccio un’eccezione (e mi scuso se sarò un po’ lungo).
    Intervengo per due ragioni.
    La prima: senza piaggeria, leggerei questo blog anche soltanto per la puntualità, l’ironia e la bellezza, sì la bellezza di alcuni titoli. Confesso che li trovo spesso iresistibili. Ma l’odierno “Testa di Marrazzo” mi sembra piuttosto una trovata da Bagaglino. Senza alcuna volontà d’offesa.
    La seconda: sul libero arbitrio delle trans (e non i trans che sono “female to male”) ci sarebbe molto da discutere. Libero è chi ha possibilità di scegliere. Quante persone sono disposte ad offrire un posto di lavoro a una trans? Quanti sanno che la transfobia è una forma di discriminazione “ad hoc”? Non voglio dilungarmi oltre. Forse una rapida lettura a una semplice voce di wikipedia può essere utile a un’opinione più completa: http://it.wikipedia.org/wiki/Transessuale
    Ah! sui comportamenti dell’uomo pubblico Marrazzo, sono d’accordo con il 90% degli interventi. Ma forse si è ancora parlato poco del possibile ruolo che la droga ha in questa tristissima vicenda. Triste anche per gli elettori del Lazio, da dove scrivo. Grazie dell’ospitalità.

  25. Andando sul prosaico: ha reso un ottimo servizio al sommo avversario. Ora, alla prossima apparizione a confindustria (o all’inaugurazione di qualche megastore di profumi, che bene o male siamo lì) LUI potrà dire che c’è qualcuno che l’ha superato a sinistra in materia di c**i in politica e di politica fatta col c**o. Io Marrazzo lo gonfierei solo per questo. Del resto mi importa poco, visto che, al contrario di certuni, si è sospeso dall’incarico. Fatto questo, per me può andare a pipparsi tutto quello che vuole e nelle forme che preferisce. Però una maglietta con su scritto: IO ALMENO MI SONO LEVATO DAI C******I dovrebbe indossarla. E’ l’unica cosa dignitosa che ha fatto…

  26. la sintesi è che non sei molto intelligente se ti metti nelle condizioni di essere ricattato! E cedi!!! E quell’altro, l’uomo di mondo, lo spalleggia pure. Ci vedo bene Bruce Willis e Nicolas Cage nei panni di Silvio e Piero. Quale potrebbe essere il titolo di questo film?

  27. Aggiungo che nelle ultime ore ho fatto di tutto per ricordarmelo così: a “mi manda raitre”, teneramente, quando stava dalla parte dei consumatori.
    Ora però so di che consumatori si tratta. E anche quel povero ricordo di comunista che si faceva paladino di gente che aveva preso il pacco, è svanito.

  28. Ed oggi, nei bar di Roma, la battuta più elevata e gettonata è stata “a destra almeno andiamo a donne…”. Una grande tristezza dopo l’ennesima, ostinata e forse fin troppo fiduciosa fila ai gazebo…

  29. Se non avessi grande rispetto per la memoria del padre, eccelso giornalista d’assalto, potrei dire che – parafrasando Manuel Fantoni – anche in un cognome c’è un destino.
    Mi accorgo che l’ho detto lo stesso.

  30. Ah Cacciatorino, finalmente! Beh, potremmo indossarle noi le magliette.
    Dove sono Raffaella e Abbattiamo? Gery, richiamale all’ordine. (Abbattiamo mica se la può cavare con così poco)
    Al signor Bar vorrei chiedere. Lei come lo avrebbe titolato l’articolo di Gery “Pierino, Pierino….”
    E poi devo essermi persa qualcosa, perchè nessuno ha dato addosso ai trans. O no?
    La droga, finora, ci hanno detto fosse lì per la mazzata finale al torbido quadro. Salvo scoprire che c’è anche di più.

  31. Sono stato io a parlare di libero arbitrio: e naturalmente lo ripeto. Mi pare di aver capito che i trans protagonisti della vicenda avrebbero anche registrato e ripreso gli incontri con il compulsivo governatore. Come vogliamo chiamarlo questo atteggimento riccattaorio, un momento di debolezza? L’esito o il distillato di tante vicissitudini? O semplicemte il frutto insano del libero arbitrio? Hanno scelto di ricattare o no? Sono stati costretti e da chi?

  32. @rosipa
    Al signor Bar? Beh, può chiamarmi anche e soltanto Bar, non c’è alcun problema. Come avrei titolato? Onestamente, non mi pongo il problema. Ho espresso solo una mia opinabile opinione. Lo ripeto: il titolo non mi piace. E, ci creda o no, l’avevo scritto solo perchè credo, invece e davvero, che spesso i titoli presenti in questo blog siano delle autentiche perle. Non penso, con il mio giudizio, di aver urtato la sensibilità di alcuno. Ma vabbuò…

    @allegra: se “libero arbitrio” fosse riferito a un intento ricattatorio, qualunque sia la sua origine (trans o non trans), ci mancherebbe non essere d’accordo con lei!! Ma sinceramente, anche rileggendo, non mi era chiaro. E’ chiaro, però, che non posso che accogliere la sua spiegazione.
    Una sola precisazione però: al momento (ripeto, al momento) gli unici ricatti sembrerebbero provenire dalle “mele marce” dei carabinieri. Le trans non mi pare siano state fermate o siano indagate. Anche se, per essere sincero, dubito che non ce ne sia stata qualcuna di loro ad essere consaspevole del ricatto o, ancor peggio, complice. Ma fino a prova contraria, mi limito ad attenermi a quanto riportano le cronache. Per quel che vale (poco) la mia opinione…

  33. @bar. La tua opinione ha il valore delle nostre, quindi non ti sottovalutare (!!!).
    Per il titolo, la tua critica è più che legittima. Ho giocato su un calembour un po’ spinto, una volta tanto. Se il risultato ha urtato la tua sensibilità e quella di chiunque altro, mi scuso e prometto di recuperare.
    Quanto al “signor Bar” tieni conto del fatto che spesso qui ci si dà del lei per uno spiritoso vezzo.

  34. Sinceramente, credo che in questo momento le priorità siano altre. Questo spostare l’attenzione su un argomento che merita ben altro tipo di approfondimento, mi pare uno spreco di energie e concentrazione (oltre che pretestuoso).

  35. @gery
    No, giuro che non la mia sensibilità non era stata urtata dal titolo, solo non mi era piaciuto (e sono tre volte, mo’ sembra che sia diventato per me un’ossessione!sto venendo a noia anche a me stesso…). Nè, davvero, sono stato infastido da alcuno dei vostri messaggi di risposta. Semplicemente occupandomi, tra le altre cose, anche di una campagna su tematiche LGBT e relazioni con immagine e linguaggio dei media (tradizionali, social, ecc.), mi era venuto naturale e sembrato utile offrire uno spunto di riflessione in più. Tutto qua. Nessun problema. Vi continuerò a leggere. Con sincero interesse per quel che dite. E molto divertimento per come lo fate. Convinto che questo non rappresenterà mai uno spreco di energia o concentrazione. A presto.

  36. Bar,condivido le tue o sue perplessità sul titolo del blog di oggi. apparentemente oltremodo provocatorio.
    Apparentemente… perchè chi, giornalmente, segue questo forum è abituato a leggere e dare una valenza e un peso misurato anzi misuratissimo
    a ogni singola vicenda analizzata.
    Se il titolo di oggi fosse stato ” nella testa di Marrazzo ” sono certa che questo sussulto momentaneo non mi avrebbe colto.
    Ma se gery, da giornalista professionista e padrone di casa instancabile e ostinato mi avesse propinato un titolone così serioso credo che al massimo avrei cliccato sull’ iconcina pollice in su.
    Ci vuole mestiere per coinvolgere la gente e abbattere il muro della reticenza.
    Per questo , giornalmente,in questo blog, mi ritrovo a vincere la mia timidezza e i miei limiti ortografici e riesco a dire la mia.

    Sui trans invece, come hai ben detto tu è un discorso troppo lungo e complesso. Siamo sempre ” noi ” che etichettiamo categorie. E’ una lotta cotinua.
    Antinoo fu eletto divinità da Adriano…
    Per amore.

  37. @rosipa: convocata, mi presento. Ok per la maglietta. Anche una canottiera, dato il caldo che fa qui da ieri.
    Per il resto sono d’accordo con la Bonino, che stimo da sempre. E’ l’aver ceduto al ricatto l’unica cosa davvero grave. Questo ricatto come qualsiasi altro, mi viene da dire. Uno che ha pagato per avere il silenzio avrebbe potuto farlo per qualsiasi altra situazione a rischio, credo.
    E poi, povera sua moglie costretta a leggere di questa vicenda mentre faceva la rassegna stampa a Linea Notte. Ha scoperto in diretta tv di aver sposato un uomo che non conosceva affatto. Terribile.

  38. 1) Spaesamento

    Confesso che questa vicenda mi ha colpito più del dovuto. E confesso che non ho le idee chiare e che istintivamente mi guardo bene dal giudicare l’uomo Marrazzo.Sarà perché passo la mia vita a meravigliarmi di quante e quali siano le debolezze di noi essere umani e a compatirli. Boh, forse l’educazione cattolica viene fuori alla faccia del mio laicismo sbandierato a destra e a manca. Marrazzo è stato imprudente, stupido, presuntuoso, e persino arrogante nel suo perseverare (perché, le carte parlano chiaro, a trans ci andava ben prima di diventare governatore). Ma mi guardo bene dallo sputarci sopra. E non vado a trans.

  39. 2) Stupore

    Tutti a cliccare sulla barba di Brenda e il culo da mammona di Natalì. E gli appostamenti, i dossier, gli uomini dello Stato? Non ne parla nessuno? I icatti sono iniziati in estate, proprio mentre il caso fondi teneva banco alla Regione Lazio. E chi era il referente di questi carabinieri? Non mi fraintendete. Non sposto l’asse dell’attenzione, ma credo che sia questa la cosa che deve premerci di più.

  40. @verbena
    La moglie di Marrazzo può invitare Veronica Lario a prendere un thè… e chissà che da qui a pochi mesi la loro combriccola di “mogli di uomini politici” non si ingrandisca ulteriormente!

  41. @pirsimona: Già! E chissà perché, mi vengono in mente le parole del premier: “Ne vedrete delle belle”.

  42. @Faguni: grazie, mi sa che hai ragione

    @Verbena: mi riconosco molto nei 3 punti che hai scritto.
    Ma provo a offrire un ulteriore chiave di lettura.
    Non mia, in verità. Ma di mia moglie.
    Ed è una lettura di tipo psicologico, su cui la mia competenza invece è pari a zero, e che lei ha ipotizzato pur nella ovvia consapevolezza di parlare solo sulla base di meri resoconti di cronaca (e forzando il suo istinto di donna e moglie che, di pancia, la porterebbe a una condanna senza se e senza ma).
    Ovviamente, si riferisce solo all’aspetto privato della questione: perchè come uomo pubblico ha delle responsabilità gravi, gravissime di cui dovrà rendere conto a se stesso, alla Giustizia e ai cittadini del Lazio.
    La lettura, che può apparire paradossale, è che Marrazzo sia una persona intransigente, rigida e fin troppo severa con se stessa. E che la trasgressione, in una personalità disturbata, può essergli apparsa in modo inconscio come la via per recuperare se stesso. E, a suo modo di vedere, potrebbe essere comprovato dal fatto che:
    1) sembra che andasse con le trans, ma sempre con le stesse trans, nello stesso posto, con le stesse abitudini: come a rispondere a un insano bisogno di “fedeltà”
    2) non ha denunciato non per semplice paura ma perché schiacciato da un incredibile senso di colpa, nei confronti di tutti
    3) la sua reazione pubblica è stata, quasi infantilmente, un tentativo di nascondere la realtà e, sempre a suo modo di vedere, non solo perchè andare con le trans è socialmente e culturalmente più riprovevole di avere mille donne, ma perchè ammettere significherebbe deludere tutti (nella sua mente, come se non lo avesse già fatto!)
    4) il suo tono di voce, la sua gestualità, il suo scomparire non sono così socntate negli uomini pubblici
    E in ultimo mi ha chiesto: vedi applicabile una di queste possibili eventualità al caso Berlusconi? E in questo non vuole esserci alcuna semplicistica e buonista giustificazione nei confronti dell’uomo di sinistra.
    Non so se nella sua ipotesi di lettura, ci possa mai essere una briciola di esattezza.
    Ma confesso che qualche dubbio me lo ha lasciato.

    @gery: come vedi, non mi sono tirato indietro. Grazie della disponibilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *