Ho cercato di tenermi alla larga dall’ultima – in senso cronologico, purtroppo – puntata del sexualgate italiano. Su questo blog mi sono limitato a sottolineare notizie e a mettere un paio di (personali) accenti, nulla di più.
Solo che, avendo trascorso un fine settimana di relax, sono incappato nella trappola della lettura oziosa dei giornali. E lì la cosa si è complicata.
Lo scoopino fallico
Con questa storia dello scoopino fallico di Vittorio Feltri sui trascorsi pruriginosi del direttore di Avvenire, Dino Boffo, mi è montata una certa rabbia.
Perché ancora nelle vicende trasversali del premier Berlusconi e in tutte le reazioni a esse collegate si continuano a confondere ruoli, situazioni, pesi.
Che il braccio armato della pattuglia editoriale berlusconiana tenda a dimostrare la presunta omosessualità di uno degli accusatori del leader viagro-fallico di un Paese che non si regala più neanche una falsa morale, è specchio della bassezza cui si è arrivati. Non per tematiche, né per linguaggio, ma per logica.
Tramare contro un giornalista con argomenti così miserabili e fuori luogo significa non aver rispetto di un bene fondamentale: la pubblica intelligenza.
Perché equivale a mettere sullo stesso piano figure molto diverse, ontologicamente contrapposte: il capo e il garante del popolo, il padrone e il guardiano.
Capisco che il linguaggio è un po’ retorico e può suonare retrò, però vi chiedo ancora poche righe di pazienza.
La biologia del Male
La contrapposizione, tutta berlusconiana, tra Bene e Male nella vita pubblica presuppone una forzatura, per non dire una bestemmia, sociale: chi vive nel Male (berlusconianamente inteso) c’è nato, è biologicamente inguaribile e, soprattutto, è oggettivamente marchiato. In realtà, come tutti sanno e alcuni fanno finta di non sapere, non c’è un decreto che spieghi chi è dritto e chi è storto, chi è colpevole e chi è mascariato, chi è furbo e chi è caritatevole. Come scriveva Adriano Sofri qualche giorno fa “che le persone agiscano male non significa affatto che ignorino che cosa è bene, e addirittura lo proclamino”.
Strategia criminale
Contrapporre Boffo a Berlusconi sarebbe una strategia puerile se il livello dei cospiratori non la rendesse criminale.
Boffo non ha elargito carriere pubbliche, posti in parlamento, palchi e riflettori, telecamere e foto patinate. Berlusconi sì.
Boffo non ha fatto dei suoi incontri sessuali, di qualunque tipo siano, un trampolino di lancio per signorine carine più o meno prezzolate. Berlusconi sì.
Boffo non tiranneggia. Berlusconi sì.
Boffo non conta un granché. Berlusconi sì.
Boffo non crede che tutti abbiano una trappola sessuale da temere, come una specie di spettro comune. Berlusconi sì.
E questo è molto pericoloso.
caro Gery,
aggiungerei al tuo illuminato commento l’appunto di come venga (maldestramente) usata la tecnica della “merda davanti al ventilatore in una giornata di afa”: porre la merda davanti le pale rotanti, addumare l’aparecchio e UALA’, a cu pigghio, pigghio. Come è ovvio, non si risolve il problema dell’afa, anzi ci si limita a sporcare (e alla fatica sudata che ne consegue per puliziarsi). Ciò distoglie l’attenzione dalla realtà (e dai problemi) da affrontare.
E’ esattamente come se ci trovassi di fronte a questo dialogo:
DOTTORE “A”: mi spiace, ma suo figlio h ala leucemia
PADRE del MALATO: ma che minchia vuoi saperne tu?, tua sorella ha la gonorrea
Il problema non è più la malattia in sé ed il diagnosticarla diventa una colpa perchè l’oggetto da disquisire è il medico, non la patologia del paziente.
Nchia che simu misi male…
Palazzotto ed Enia sono una bella accoppiata, secondo me.
Buongiorno,
querela per diffamazione a “Repubblica”, il
” Giornale” ( che secondo me se Montanelli sapeva che andava a finire così, manco lo fondava o al massimo lo faceva saltare con una bomba…)…mi sembra che l’offensiva di autunno stia cominciando.
Prossimi passi : smantellamento di RAI TRE,riforma della Giustizia…che altro ci dobbiamo aspettare?
Meno ale che tra un pò ricomincia il Grande Fratello( anche se evocarlo di questi tempi, mette un pò di inquietudine…).
comunista! comunque, finite le ferie, io ci sono!
Compagno Lesandro, ora ti linko.