Alla radio o in tv sarete incappati nella pubblicità del Cafè Zero Algida, liberamente ispirato al Frappuccino di Starbucks.
Se non l’avete sentita ve la riassumo io: una ragazza fa proposte ammiccanti al suo presunto compagno che risponde, con un’idea fissa in testa (di certo ben diversa da quella della sventurata femmina), sempre e solo con la parola “Zero”.
E’ insomma il trionfo della goffaggine maschile incorniciata in un finto modello positivo. Della serie è molto meglio bere il caffè della Algida che fare sesso.
Una volta c’era l’uomo che non doveva chiedere mai, oggi c’è quello al quale si può chiedere al massimo: “Che gusto scegli? Espresso, cappucino o mokaccino?”

Di Gery Palazzotto

Uno che scrive. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

20 commenti a “L’uomo che non doveva chiedere”
  1. Però, vedi con che decisione le ha bloccato la mano!!
    Praticamente l’ ha rifiutata seccamente!!
    Sai che è la prima volta che me ne rendo contooo…
    Denim era gay! e lo dichiara con semplice fermezza.
    Bravo!

  2. Come ne Il dormiglione di W.Allen si farà sesso a distanza accarezzando giganti sfere argentate!

  3. @Faguni: non mi puoi dire questo. Denim è come il John Wayne del film di Verdone. Se mi dai una notizia del genere io ti rispondo allo stesso modo che in Borotalco: noooooo!
    Semmai era un dannato maschilista. Ferma la mano di lei perché deve essere LUI a decidere il quando e il come. Denim era il dopobarba degli abusi in famiglia.

  4. Concordo con cacciatorino. L’uomo denim sa quando, dove e come fare. E’ lui a decidere i giochi. Che bello! Odio il femminismo!!

  5. L’uomo denim che sa come quando e dove fare, se non trova lei disponibile, fa da solo?

  6. Ma a me era sembrata una felice illuminazione!!
    E ne vogliamo parlare dello spot del ferrero rocher con le signora in giallo
    che aveva voglia di … ” qualcosa di buono”…

  7. Quello del Rocher è chiaramente il frutto della mente eretta di un regista hard prestato alla pubblicità. Ambrogio poi se la spassa. Altro che cioccolatini…

  8. Stacco. La Rolls Royce è posteggiata malamente in una radura, due ruote sopra un dosso pieno di fogliame autunnale, chiaro segno di un parcheggio frettoloso. Ambrogio è di spalle. Una scarpa femminile scivola dal finestrino, sul bordo del quale la dama ha già appoggiato la caviglia, in una posizione acrobatica che intuiamo appena (questa è una versione soft) ma che è inequivocabile.
    Stacco. Divorano i Rocher, lei appoggiata alla spalla di lui, lui che si sventola con il cappello da autista. Stanchi, affamati, ma felici.

  9. @Faguni:
    – E Burte Reynolds?
    – No, Burte no! Non lo voglio sentì!
    – Naaah… lui è uno regolare.
    – Meno male… E de De Niro? Che me dici?
    – Un mandrillo de niente!
    – Tiè!

  10. Cacciatorino, mi stai facendo ridere molto molto!!
    Ma sai niente di che fine a fatto Kaori… dopo che ” s’ asciugò il nannò a forza di philadelphia…

    Ps: a proposito su BURT…pe’ me po’ esse bisessuale trisessuale PENTA sessuale…ma da quer punto lì… E’ DA APPLAUSOOO!!!

  11. – A Sergio, che me dici de ‘ste olive, eh? Magna, so’ greche, che me dici?
    … So’ greche…

  12. Per Gianni Allegra, sempre da Borotalco.
    Eleonora Giorgi entra in una pasticceria.
    Ma i mignon a forma di cuoricino non ce li avete più?”
    – “No so terminati”
    – “E come champagne italiano che c’avete?”
    – “Voleva di’ spumante?”
    – “Beh purchè sia dolce, che possa fungere da aperitivo, molto dolce”
    – Il più dolce che c’ho è il Sangue di Bacco, uno spumante che fanno ad Avezzano”
    – “E’ buono?”
    – “A molti piace”
    – “E’ molto caro?”
    – “1.950”
    – “fiuuuuu…vabbeh lo prendo!”

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