Prestazioni gratuite

E se lo dice Lansdale.

Domanda: c’è la stessa soddisfazione a leggere gratis?

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “Prestazioni gratuite”

  1. Leggere e scrivere gratis può essere sicuramente un’enorme soddisfazione. Se chi scrive ha già un buono e consolidato reddito e non ha un’occidentale ingordigia compulsiva.

  2. Io invece penso che comprare ciò che leggi sia meglio. E’ il senso di una scelta.
    Cl.R.

  3. Quando ho cominciato a scrivere per i giornali lo facevo per la gloria. Oggi lo faccio soprattutto per Gloria, mia figlia. Un articolo ha cambiato i miei orizzonti. Ma non la voglia di scrivere. Saluti

  4. Oppure si potrebbe portare a compimento la lettura, decidere qual’è il valore da attribuire e fare un bonifico all’autore. Il sistema è lo stesso di un famoso (ad opera della stampa) ristorante non mi ricordo di quale città. Il cliente consuma il suo pasto e decide “la ricompensa”. Buongusto e meritocrazia.

  5. Tempo fa un gruppo musicale , Radiohead, ha pubblicato il loro lavoro su Internet.
    Chi voleva poteva scaricarlo pagando quello che ritenesse essere il prezzo giusto.
    A parte i primi giorni, in cui a causa di un malfunzionamento del sistema anche se si inseriva la cifra zero era permesso il download dei brani,successivamente milioni di utenti si sono connessi per acquistare i brani con cifre che partivano da un euro in su.
    Non sarebbe male applicare lo stesso metodo ai libri.
    Sicuramente gli scrittori e le case editrici la pensano diversamente.

  6. Scrivere gratis? Semplicemente, non gli credo. Leggere gratis? No, ma una politica dei prezzi che renda i libri accessibili a tutti è cosa buona e giusta (“Uomini che odiano le donne” di S. Larsson è arrivato a 21,50 Euro)!

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