I furbetti della Telecom

staino_sulla_telecom_2Piccole soddisfazioni della vita. L’Antitrust ha multato Telecom per mercato scorretto. In pratica prometteva una velocità di collegamento internet, mediante Adsl, di sette mega che non avrebbe potuto raggiungere nemmeno col pensiero di tutti i dipendenti concentrati sul modem di casa mia. Sono stato un utente della suddetta azienda e a giorni alterni, per qualche mese, ho cercato di protestare per la qualità del servizio. Fin dall’inizio del proclama pubblicitario persino io, che ho una capacità divinatoria simile a quella degli scienziati dell’Istituto nazionale di geofisica, avevo manifestato qualche timida perplessità. Mi chiedevo: come fa un’azienda che non riesce a garantire una comunicazione elementare con i suoi abbonati (cioè uno chiama una centralinista, segnala un problema, lei dà una risposta e amen) a impegnarsi in un programma di comunicazione multipla, ultraveloce, istantanea?
La risposta sta in quel rigurgito di furberia che tanto prende dall’esperienza dei bari al tavolo verde: quando il gioco si fa pericoloso, meglio renderlo ancora più pericoloso perché l’eccitazione è parente stretta della confusione. E nella confusione si arraffa quel che si può.
Solo che prima o poi ti acchiappano e ti riempiono di schiaffoni, per fortuna. E anche se ti costringono a restituire un millesimo di  quello che hai fraudolentemente incamerato, la soddisfazione dei polli che hanno abboccato al tuo gioco è grande.
Quando si parla di signori della truffa persino una semplice tirata d’orecchi è una notizia, in questo Paese. Nell’attesa che arrivi una signora pedata nel sedere. Magari multipla, ultraveloce, con sette mega effettivi di potenza.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “I furbetti della Telecom”

  1. Per fortuna da anni e anni non ho più a che fare con i furbetti della Telecom. Li ho odiati in mille occasioni per l’inefficienza e i disservizi. E non sono da meno i furbetti di Infostrada. Fastweb invece è tutta un’altra cosa.

  2. Scusate. Vi è mai capitato di dover segnalare un guasto alla Telecom, oppure di avere la necessità di parlare con una persona fisica? Io e mio marito un paio di mesi fa abbiamo trascorso quasi mezza giornata per riuscire a trovare un’anima che rispondesse al telefono.

  3. Rappresento una voce dissonante dal modesto (ma importante) coro: la mia esperienza con Fastweb è stata senz’altro peggiore di quella con Telecom, ma sono ancora utente Fastweb perchè nessun altro ad oggi ha voluto farmi sua. La mia storia è troppo per Adiconsum, Adusbef, per il Garante, per Altroconsumo. Ora da circa due mesi continuativi (dopo una calvario lungo oltre due anni…..) ho una linea telefonica attiva e l’adsl che va…posso telefonare a chiunque! e ricevere da chicchessia! Vi sembra normale? e invece no, fino ai primi di febbraio non era così. Ho provato l’ebrezza della linea intermittente, dell’occupato onnipotente, del silenzio assoluto, della frittura on line e della voce dallo spazio. Tutto questo è stato Fastweb per me in questi due anni. Ovviamente, ho provato a fuggire, e sono caduta nel baratro di Infostrada. Dei suoi call centers falsamente efficienti, di raccomandate scritte con la tastiera che grida vendetta, a cui nessuno ha mai risposto. E poi, agonizzante, ho richiamato Telecom. Ma sono ancora Fastweb.
    Sono molto soddisfatta dello schiaffo dell’Antitrust a Telecom (e Wind Infostrada).Ma è ancora poco…
    bacio a Geri

  4. @Rosipa: ti capisco. Quello che a te è successo con Fastweb a me è accaduto per due anni con Infostrada. Direi a questo punto che le esperienze positive sono solo questione di fortuna.

  5. Ma quant’erano belli i piccioni viaggiatori di una volta!

    Da Wikipedia: Nell’antichità i piccioni viaggiatori venivano costantemente utilizzati per trasportare messaggi in assenza di TECNOLOGIE ALTERNATIVE. L’importanza di questi animali è diminuita con l’utilizzo del TELEGRAFO e delle MODERNE tecniche di comunicazione, tuttavia l’uomo non ha mai smesso di allevarli sia per passione (in Italia esistono validi centri colombofili) sia per lo studio delle loro capacità di orientamento ad opera dei ricercatori universitari.Vengono anche usati dall’uomo nella caccia al colombaccio come richiamo. Le capacità di volo di un piccione sono impressionanti: in condizioni di tempo ottimale può percorrere anche 800 km ad una media di 70 km/h per ritornare alla colombaia di origine a cui rimane legato per tutta la vita.

  6. Mi tengo la mia telefonia perché temo che cambiando finirei dalla padella alla brace.

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