C’è l’occasione e l’atmosferaaa

Sono l’uomo più semplice che c’è
Sono l’uomo giusto per te
Sono l’uomo di questa sera
Sono l’uomo di primavera

Facciamo bene a stare insieme stasera
Facciamo bene perché è sabato sera
Facciamo bene, facciamo perché
c’è l’occasione e l’atmosfera

Si, facciamo bene perché
siamo vivi
Domani chi lo sa?

Mi perdonino i fan di Vasco Rossi, ma c’è qualcuno che può credere all’estro artistico di un sessantenne che scrive un testo del genere?

Silvio, che ci canti?

Silvio Berlusconi rilancia, si prepara a una nuova marcia sulla nazione e addirittura tira fuori dal cilindro un nuovo inno. Il passaggio cruciale della fondamentale opera artistica è:

“Noi siamo il Popolo della Libertà, gente che spera, che lotta e che crede nel sogno della libertà”.

Pare che per giungere a questa mirabolante sintesi di note e parole sia stato determinante l’apporto dell’onorevole Maria Rosaria Rossi (chissà se ha anche ballato). Anche se a occhio la rima così ricercata ricorda più Fabri Fibra che una elegante parlamentare (anche se J-Ax minaccia querele per plagio).
Il passato comunque è difficile da dimenticare e il vecchio inno di Forza Italia non andrà mai in soffitta, bensì troverà un posto nei cassetti della storia, quella stessa storia che il testo voleva rimodellare. Si cantava infatti:

“Nella tua storia un’altra storia c’è,  la scriveremo noi con te”.

In realtà l’unica cosa che Berlusconi tentò di riscrivere furono le leggi che interessavano l’orchestra tutta, compreso il direttore. Ma questo è un dettaglio che non può appesantire il volo dell’arte.