“Siamo l’unico Paese in cui si intercetta il premier”, dice Berlusconi.
Probabilmente è vero.
Ma siamo anche l’unico Paese in cui il premier:
si fa le leggi su misura;
sceglie le parlamentari di persona;
ha più di un problema giudiziario;
frequenta escort come se fossero ambasciatori;
viene bocciato pubblicamente dalla moglie;
chiude le trasmissioni televisive che non gli piacciono;
esercita pressioni su qualunque funzionario gli capiti a tiro di cellulare;
grida al complotto anche quando lo sorprendono con le mani nella marmellata;
definisce i giudici matti, comunisti e talebani;
celebra Gheddafi come uno statista;
promette invano un milione di posti di lavoro;
devasta la scuola e l’università;
oltraggia la verità giorno dopo giorno.