Linkedin mi propone…

linkedin

Linkedin mi ha appena proposto le seguenti offerte di lavoro.

1)    Consulente alle vendite per un’azienda di arredo bagno. Tenendo conto che la mia frequentazione col bagno è ordinaria, come quella di un qualunque cassintegrato o un qualunque premio Nobel.

2)    Consulente di una società “con vocazione” di internet marketing che richiede “un ottimo standing”. Tenendo conto che è più probabile che capisca di vocazioni (ho fatto le scuole dai gesuiti) che di standing.

3)    Consulente in un corso di formazione per consulenti didattici a Bari. Tenendo conto che non capisco niente di didattica e non sono mai stato in Puglia.

4)    Consulente di vendita per un’azienda di cosmetici a Parma. Tenendo conto che io e la cosmetica siamo vicini come Berlusconi e San Francesco e che a Parma ci sono stato una volta per abbuffarmi di prosciutto e parmigiano (e, giuro, senza un filo di trucco).

Astenersi perditempo

Senza troppi giri di parole: ho l’incarico di reclutare una piccola squadra di giornalisti – tra deskisti e collaboratori esterni – per un nuovo progetto editoriale che riguarda Palermo.
Per evitare telefonate notturne, improvvise materializzazioni di ex-ex-ex amici, beghe di corporazione, restringo il campo dell’offerta.
Cerco giornalisti con esperienza redazionale, cioè persone che sappiano pesare le notizie, scriverle e titolarle. Professionisti rapidi nell’esecuzione che abbiano un’agenda telefonica ben curata: per loro ci sarà una retribuzione fissa mensile.
Cerco anche giovani che vogliano farsi le ossa e che mostrino di avere passione: per loro ci sarà la possibilità di avere una vetrina prestigiosa.
Ognuno col suo bagaglio di esperienza e/o di passione, senza “padrini” e senza possibilità di saltare la coda: come si faceva una volta, almeno dalle mie parti.
Cerco artigiani della parola che vogliano stupirmi a tal punto da inventare uno spazio tutto per loro.
Chiunque voglia proporsi può inviare una e-mail.
Astenersi perditempo.