Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere.

Cari ragazzi, futuri giornalisti, ogni volta che incontrerete un direttore che con la scusa dell’imparzialità si rifiuterà di pubblicare notizie, scambiando l’equilibrio con l’equilibrismo, rispondete con questa frase di Gaetano Salvemini. Poi cercatevi un altro giornale o un altro lavoro. Ve lo dice un esperto nel salto multiplo di occupazione.

Di Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti a “Cari futuri giornalisti…”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *