Prima che Giorgio Faletti diventasse uno scrittore sopravvalutato, era un artista di una certa sensibilità. La sua “Signor tenente” mi sembra un buon modo per onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, uccisi esattamente ventidue anni fa.