Nel sito dell’ormai noto assessore abruzzese Luigi De Fanis, arrestato per tangenti e accusato di aver stipulato un contratto sessuale con la segretaria, c’è molto di quel nulla che solitamente avvolge personaggi di questo genere. Ad esempio, nella pagina dedicata alla biografia del de cuius è interessante intravedere la spocchia del politico, che non deve rispondere di niente a nessuno come se fosse un semidio.
Chi sono, c’è scritto nel sito.
Bene, chi è tale De Fanis?
E’ assessore alle Politiche culturali, veterinaria, sicurezza alimentare e prevenzione collettiva. Tanto basta. Non serve dire cosa ha studiato, dove è nato, com’è arrivato alla politica. No, De Fanis è talmente convinto di essere tutto quel che un politico deve essere da non scrivere nemmeno di quale ente è assessore, in quale parte del mondo.
Perché è inutile stare lì a sottilizzare, tra curriculum e incarichi pregressi. Chi sono? De Fanis, basta la parola. Come un celebre confetto…
L’hai letto l’articolo de Il Giornale in cui si commentava la vicenda? Nulla si diceva sulla provenienza politica PDL dell’assessore porcelletto, della segretaria porcelletta si riportava invece una dichiarazione in cui affermava di militare in area PD…
Non l’ho letto, non ero così deciso a farmi del male. Ti credo sulla parola.