L’ultima cazzata di Grillo

Beppe Grillo, al quale pur si deve una boccata di aria fresca nell’antro della politica italiana, ce la sta mettendo tutta per dimostrarsi peggiore di com’è. Dopo una serie di cazzate che hanno come ultimo anello (cronologico) la lista di proscrizione dei giornalisti, ieri è arrivata la madre di tutte le minchiate: la gogna per il ministro Dario Franceschini che ha inviato un sms agli amici in cui perorava la causa della compagna, Michela Di Biase, candidata al Consiglio comunale di Roma.
Nella furia collettiva di un qualunquismo becero, nel turbine di ignoranza in cui il primo che urla ha più ragione dell’ultimo che pensa, l’accusa di Grillo (Franceschini tiene famiglia!) è un’offesa alla vera politica che il Movimento 5 stelle dovrebbe invece difendere.
Cosa ci aspetta in un futuro grillistico?
Che un marito non possa più fare campagna elettorale per la moglie? Che le colpe dei padri ricadano per linea ereditaria sui figli? Che la purezza sia certificata dalla società di Casaleggio? Che la verità rivelata sia vergata su carta telematica del blog di Beppe Grillo?
Suvvia, Franceschini ha tutto il diritto di inviare sms a chi vuole per sostenere la campagna elettorale della compagna. E purtroppo Grillo ha tutto il diritto di inanellare una scempiaggine dietro all’altra per decretare la fine di un movimento che sembrava alba e che invece è notte sempre più fonda.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “L’ultima cazzata di Grillo”

  1. Suvvia, sig. Palazzotto non se la prenda tanto.
    Definire una boccata d’aria fresca il movimento 5 stelle la qualifica come quei giornalisti (il riferimento è generico) che stanno male per la verità gridata loro in faccia. Ma si sa, il pane è pane.

  2. Io non ritengo che Franceschini abbia tutto il diritto di inviare sms che invitino a votare per la sua compagna perchè Franceschini non è un cittadino qualunque che invita gli amici a votare per un parente, è un dirigente del PD, uno che ha un ruolo all’interno del partito e che lo sta utilizzando per favorire la propria compagna. Non è il peggiore dei mali della nostra politica ma neanche mi sembra d’esempio.

  3. A parte il titolo altisonante, l’articolo dov’è? Sembra che basta dire cxxxx o cxxxxte si è fatto un articolo. Grillo ha detto che ……. Gerry Palazzotto può fare un articolo che nulla dice con cui può guadagnare qualcosa in termini economici e forse in termini politici per chi ha intorno. Rispetto il giornalismo, quello vero.

  4. Era l’ultima. Adesso non più. Rodotà prima era l’uomo giusto per il Quirinale, adesso è solo “un ottantenne miracolato dal web”. Anche se ha raccolto la maggioranza dei suoi voti a sinistra, Grillo si rivela per ciò che è sempre stato: un fascista con il culto della (propria) personalità

  5. Sono stato un po’ all’estero, cari amici. Ma domani saró di nuovo in corsa.

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