Palermo per Brindisi

Più di duemila persone sotto l’albero Falcone a Palermo per condannare le bombe di Brindisi. Persone raccolte con un fischio su Twitter, grazie alle buone idee di un gruppo di giornalisti attenti e a un buon hashtag. E’ una svolta, l’ennesima, nel mondo dell’informazione sociale. I giornali e le tv cedono il passo – devono farlo – alla comunicazione diretta tra giornalisti (o comunque portatori di notizie) e lettori (o comunque propagatori di notizie). Una sorta di peer to peer delle idee dove ognuno è motore e serbatoio, attore e spettatore. Non è una novità, ma il suo dilagare rischia di esserlo.
Se fossi il direttore di una testata giornalistica mi prenderei una settimana di ferie e comincerei a studiare il fenomeno.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Palermo per Brindisi”

  1. Le innovative forme di comunicazione sociale
    sono strumento tempestivo e prezioso di parteci-
    pazione, di democrazia, ben accolti e assimilati
    soprattutto fra i giovani:si può essere certi
    che una nuova comunità andrà a forgiarsi e a
    camminare inpercorsi più lineari e trasparenti.
    Viva il “peer to peer”.

  2. Ma con il rischio di prendere cantonate a causa di una specie di “reattività isterica” del c.d. “popolo della rete”.

  3. Mediomen. con tutto l’amore per i nuovi mezzi tecnologici, no, io spero proprio di no.

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