Je so’ pazzo

«Borsellino e Falcone li hanno uccisi perché erano vicini alla verità. Pensate che se Saviano fosse davvero pericoloso non lo avrebbero già ucciso? Io nella camorra ci sono nato, so come agisce».

Mi era sfuggita questa entrata a gamba tesa di Pino Daniele su Roberto Saviano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

12 commenti su “Je so’ pazzo”

  1. Spiace per uno dei musicisti che, negli anni 80-90, ha dato un grande contributo alla musica italiana: dichiarazioni del genere rappresentano il terreno di coltura su cui la mala pianta della cultura criminale si innesta, cresce e fiorisce.

  2. Parlare così di Saviano è sciocco. Borsellino e Falcone erano magistrati e potevano emettere mandati di cattura e instruire processi, Saviano ha saputo scrivere un best-seller che ha il gran merito di informare la gran parte della gente. Quella che non legge i giornali e si limita ad ascoltare il TG1 o mediaset, tra l’altro a ora di pranzo e cena tra una portata e l’altra.
    Giudicare la bontà di una persona da morto è troppo facile. Lo abbiamo fatto anche con Falcone e Borsellino. Non dimentichiamolo

  3. Ringrazio quanti hanno già “postato”, gli altri sono ancora in tempo a “postare” sul proprio blog il logo della “Giornata dell’ingenuità” ricavabile da http://www.torietoreri.splinder.com , e ad esprimere una frase o una riflessione sull’argomento. Grazie ancora a tutti!

  4. Farò io la parte dello spiacevole: dirlo è poco elegante, ma non ha tutti i torti. La camorra ha i mezzi per sbarazzarsi di Saviano, se non lo fa è – forse – perché la portata del fenomeno è stata un po’ gonfiato da un ottimo ufficio stampa.

    Spero di non passare per filomafioso, o filocamorrista, perché dico che Saviano non fa niente di particolare. Niente che non facciano anche altri, meno famosi e meno reclamizzati, nella sua stessa regione.

    Ah, a proposito: chi non legge i giornali non legge neanche “Gomorra”. Il mercato dei libri è molto più ridotto di quello dei quotidiani. Soprattutto nelle terre a forte vocazione mafiosa come la Campania, la Sicilia e la Calabria.

    Gomorra ha probabilmente venduto moltissime copie a Milano. Terra di nessuno delle mafie, dove – come abbiamo visto anche a Vieni via con me – sta prendendo piede la ‘ndrangheta dopo anni in cui la mafia ha fatto il bello e il cattivo tempo, ma dove chi ha letto quel libro, lo stesso giorno, avrà comprato almeno un quotidiano. Forse due.

  5. @ silas E’ un criterio discutibile ritenere che se qualcuno è ancora vivo vuol dire che non da fastido. Falcone è stato ucciso dopo essere andato via dalla procura di Palermo e quindi si sarebbe potuto pensare che non avesse fino a quel momento dato fastidio. Inoltre mi riuslta incomprensibile – oltre che velata dalla molla del risentimento – l’argomentazione: Anch’io contribuisco alla lotta alle mafie ma nessuno me lo riconosce quindi non è giusto riconoscerlo a Saviano che non ha fatto nulla più di me.
    Questa logica del Se non tutti nessuno … dovrebbe essere ribaltata nel cooperare perchè sempre più emerga il contributo di tutti

  6. @Vix
    Mi attribuisci un argomento che non ho usato: “Anch’io contribuisco alla lotta alle mafie ma nessuno me lo riconosce quindi non è giusto riconoscerlo a Saviano che non ha fatto nulla più di me”. Ho detto semplicemente un’altra cosa: che in assenza di un efficace ufficio stampa molti altri rimangono nell’ombra. Non c’è una valutazione giusto/sbagliato, ma solo la presa d’atto che l’ufficio stampa che ha promosso il fenomeno Saviano, pur funzionando molto bene e quindi avendo la dote della sostanziale invisibilità, in realtà esiste. E c’è, nel mio ragionamento, un altro elemento, se mi è consentito: che, pur considerando lodevole l’azione di Saviano, non la considero “straordinaria”, come appare oggi in Italia. E’ un onesto professionista come tanti altri.
    E’ invece piuttosto invalsa, nell’antimafia, l’abitudine a essere primedonne. A dire “io, e io solo, sono il profeta che salverà questa terra”. Esattamente un concetto opposto a quello, condivisibile, che esprimi tu nella parte finale della tua analisi.

    Per tornare on topic, infine: non ho neanche detto che se qualcuno è ancora vivo non dà fastidio. Sto dicendo che, forse, sovrastimiamo il fenomeno Saviano. Per essere ancora più chiari: la – lodevole, è necessario ribadirlo? – azione di Saviano è ordinaria professionalità.

  7. Io la penso come Pino Daniele. Per quel poco (pochissimo) di esperienza che ho in termini di informazione antimafia, penso che Saviano sia stato e continui a essere un finto eroe, fin troppo sopravvalutato. A me, onestamente, sta antipatico.

  8. Capovolgo la questione: Falcone e Borsellino, come d’altronde Padre Puglisi, erano più “isolati”, non tanto come magistrati e sacerdote, ma come persone. Adesso ci sono tanti “Saviano”, più difficili da snidare, perchè nonostante tutto nella coscienza popolare si è fatta strada la legalità: non per nulla comincia ad emergere maggiore attenzione per la “questione morale” a tutti i livelli. Ed è questo il momento, pensiero ingenuo ma convinto, per dare la spallata definitiva all’arroganza del potere. “I dream…”

  9. Non riesco a comprendere il filo logico di certe affermazioni. Servirebbe a questo punto una certificazione della camorra? Saviano, secondo me, non dovrebbe piacere per decreto, ma neanche morire per convincere gli scettici. E poi diciamolo, quando certi personaggi arrivano alla frutta e non se li fila più nessuno, oltre a ripetere il vecchio stantio e palloso repertorio, tirano bordate come quei vecchietti che guardano gli scavi. Robe da rincoglioniti.

  10. diffido sempre dei moralisti che si ergono a maestri di vita e danno troncanti giudizi di bontà o mafiosità a destra e a manca.
    chiunque abbia letto libri e giornali prima di gomorra, sa bene quanto già fosse emerso e ampiamente denunciato da coraggiosi e sostanzialmente anonimi professionisti della cronoca campana, certo saviano ha avuto il merito di romanzarlo bene e di trovarsi una casa editrice,la mondadori,che ha saputo valorizzare e rilanciare i suoi scritti.
    da qui a farne un santone ce ne passa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *