La colpevole è la vittima

Un uomo ammazza la nipote con la complicità della figlia, ma la moglie teme per la vita della figlia perché, dice, in realtà lui adesso vuole uccidere la figlia che, dal canto suo, dice di essere stata incastrata dal padre che invece la accusa, mentre la moglie dice: io non ho paura.
Sta a vedere che la colpa è tutta della nipote che è morta senza darsi pena di lasciarci neanche un appunto per la prossima puntata di “Chi l’ha visto?”.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

8 commenti su “La colpevole è la vittima”

  1. Si profilasse questo scenario, mi sembrerebbe l’ultimo degli orrori posibili. Gli altri sono già passati davanti ai nostri occhi. Alcuni esempi (come dicono nelle telepromozioni):

    1) il crollo della civiltà giuridica: gli avvocati – in diretta la mattina da Avitrana, ad ora di pranzo da Milano, nel pomeriggio e di sera da Roma – non sanno più parlare un italiano decente e il decreto di fermo dei pm è scritto in una forma che poco ha a che fare con quella della nostra lingua.

    2) familiari e testimoni non parlano più coi magistrati: comunicano con sms spedendoli direttamente ai cellulari dei giornalisti inviati sul posto (che chiamano direttamente per nome e ai quali danno del tu) o scrivono lettere di proprio pugno ma direttamente al TG5 (come cominciano?: Caro Tg5, …).

    3) conduttori e giornalisti televisivi “cazziano” inquirenti e magistrati sul loro operato; che lavorino per benino, cribbio, che siano consequenziali!; tranne poi fare queste domande ai difensori (sempre ubiqui purché ci sia una telecamera: ma gli affitti degli studi professionali costano ormai così tanto?, da lì non potrebbero collegarsi? chi sono rimaste negli studi legali, solo le segretarie?): “Avvocato, è vero che Valentina ha chiesto di poter passare la prima notte in cella insieme alla sorella Sabrina appena arrestata?” e quelli, pur di comparire, cercano di dare diritto di consistenza (anche giuridica!!!) a una castroneria simile…

    4) perché oltre che dai vari cronisti di nera, inviati, crimonologi, psicologi, vicini di casa, brunivespa e lambertisposini, barbaredurso e marevenier, la vicenda – in ogni anfratto – deve essermi spiegata anche da Caterina Collovati? (lei come tante altre di passaggio, intendiamoci…).

    Dunque, a questo punto, di che altro dovremmo sorprenderci? Forse del fatto che la prima domanda che ha rivolto Sabrina, dopo la prima notte in carcere, è stata: “Che dicono di me in tv? Vero che la Palombelli ha parlato male di me?”.

  2. Mi piace questa versione di “corto”. Perché non ne fai una serie? Adesso vanno di moda.

  3. Caro Salvatorerizzo, ha dimenticato di citare il pubblico parlante, quello di Domenica cinque per la precisione, a cui viene data voce per lanciare pillole di saggezza leghista. Ieri una molto malvestita casalinga di Voghera (di origini pugliesi, va detto), sentenziava che queste orribili vicende accadono quasi esclusivamente al sud, e mentre il pubblico applaudiva inferocito, una telecamera indugiava sull’incolpevole volto di Salvo Sottile…

  4. La colpa è sempre della vittima! Ci sarà pur stato un motivo per ammazzarla! Lei non ci stava, non era d’accordo, non capiva…non capiva l’oscenità e la violenza che le stavano davanti…………..

  5. Su Caterina – chissacome – Collovati mi soffermerei in effetti…opinionista naturalmente onnisciente incollata agli sgabelli dei programmi più inquietanti con sguardo da cartomante vamp…
    Uno stress anche per chi fa solo zapping!

  6. Se sommiamo il tutto otterremo un lordume perfino maggiore di quello osservabile presso la discarica di Bellolampo. Immagini e verbosità oscene da qualunque prospettiva si osservi.

  7. IO forse posso dare la sentenza. A Michele lo faranno passare per pazzo,imbottito e stordito da ansiolitici non è cosciente. Non sa quello che dice.Sabrina verrà assolta,Cosima poverina non ricorda. Tarallucci e vino per tutti e addio alla povera Sarah.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *