Promesse e manganelli

Delitto (a L’Aquila)

e castigo (a Roma)

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

6 commenti su “Promesse e manganelli”

  1. E io che pensavo che il G8 ci fosse già stato.
    Viste le foto, molto probabilmente, mi sono sbagliato.

  2. Ma di che si lamentano? Che protestano? Hanno ricevuto una bella casetta in prestito con la letterina firmata B. sotto la tovaglia e la “glacette” con su stampato il simbolo della presidenza del consiglio (dico, a chi può venire in mente di includere una glacette per lo champagne nella fornitura di case destinate a dei terremotati?) hanno partecipato a uno spot pubblicitario megamilionario che ha riempito tasche e salvato più di un c***lo da prendere a calci. Hanno pure da reclamare? Ingrati.
    P.S. Il “Ghe pensi mi” comprendeva anche questo?
    P.P.S. ho visto “Draquila”, sì. Molto R. C. ma pur sempre un documentario. A meno che non si voglia dire che i documentari siano un complotto comunista.

  3. Vorrei sbagliarmi ma ho la sgradevole sensazione che questo sia solo l’osceno antipasto. Ogni popolo, in fondo, ha il governo che si merita.

  4. Non dimentichiamo che qualche mese fa gli aquilani hanno eletto il presidente della provincia di centrodestra, mandando a casa la Pezzopane, del PD.

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