La Rai e il pizzo

Pago il canone Rai. Non siamo in molti.
Seguo i Mondiali di calcio. Siamo in molti.
Domandina semplice semplice: perché devo avere dalla tv di Stato un servizio inefficiente che si è obbligati a pagare (basta avere un televisore), e invidiare chi ha un servizio perfetto da parte di una tv privata e magari non paga un bel niente alla Rai?
Il succo è questo: oggi io non conto nulla nelle scelte del palinsesto della Rai, di cui pure sono cliente con quel che ne consegue, ma se verso qualche centinaio di euro in più posso avere sul mio televisore tutto quello che vorrei e che non ho. Se ci pensate bene è il principio del pizzo: la normale sorveglianza costa quanto costano le tasse (le forze dell’ordine sono nel bilancio dello Stato), se vuoi di più devi sganciare.
Ora, non mi sogno di accostare Sky a un mercato illegale di servizi, però credo che questa Rai, inefficiente e clientelare, vada messa sul mercato. In modo che io possa scegliere tra le varie offerte senza dover essere obbligato a pagare un servizio scadente.
Insomma – tanto per fare un esempio – a me e a molti altri non ce ne frega niente di avere ogni pomeriggio Monica Setta che ostenta il suo banale davanzale a tot migliaio di euro a puntata, a noi interessa che la Rai (che paghiamo in anticipo e in moneta sonante) sia presente degnamente nei due o tre fondamentali appuntamenti di cronaca annuali.
E i Mondiali di calcio fino a prova contraria sono un evento di una certa importanza.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

23 commenti su “La Rai e il pizzo”

  1. Concordo. Io pago il canone e sono abbonata a Sky, ma non ho mai avuto il pacchetto calcio perché non guardo le partite di campionato. Adoro i mondiali e non mi perdo un match. Abbindolata dalla tv di Stato che in ogni occasione informava, tramite spot: “Questo è il mondiale della Rai”, ho creduto che trasmettesse tutto il calendario e quindi non ho approfittato subito dell’offerta Sky di un pacchetto mondiali a prezzo molto ridotto. Tanto, mi sono illusa, vedrò tutto in Rai, che già pago. Salvo poi scoprire che la tv di Stato trasmette una sola partita al giorno (e due misere sintesi). Quando mi sono resa conto dell’inganno, ho chiamato Sky per aggiungere il pacchetto mondiali al mio abbonamento e l’offerta era scaduta, quindi ho speso 20 euro in più. Una gran fregatura. E le prime partite le avevo ormai perse.

  2. E vedere in prima serata per quasi tre ore Una voce per Padre Pio?
    Vedere raccontare da anni certe cazzate come verità scientifiche da Giacobbo (Voyager o come direbbe Crozza: Kazzenger). Ed è pure vicedirettore di rete!

  3. Lo dico spassionatamente: se non fosse stato per Sky, oggi i miei televisori sarebbero impacchettati in un garage. Qualcuno potrebbe aggiungere: meglio. No. Finora, all’attivo di sky, come abbonato, non ho trovato nemmeno un programma che fosse meno che di ottima qualità (se si esclude “Little miss america”, una galleria degli orrori di bambine che fanno i concorsi di bellezza americani truccate come bagasce: ma anche lì non c’è compiacimento, è uno sguardo quasi documentario, e .

  4. -continua: …e quindi istruttivo sugli Stati Uniti). Per non parlare dei film: una programmazione che manderebbe in delirio qualsiasi cinefilo. Ben felice quindi di pagare sky, quando chi vende mantiene quel che promette. Il problema, dunque è per me la Rai. E’ la disonestà dell’ammiraglia che determina (e sollecita) il pizzo. Che, a fronte di un’offerta della concorrenza, e anche ottima, chiamerei soltanto “valida alternativa”. Su una cosa mi indigno: chi non ha la possibilità di abbonarsi a sky (ma dubito che siano in tanti, visto che i diritti sul calcio riposano da quelle parti) dovrebbe essere trattato meglio dalla tv di stato, visto che un canone c’è e non è nemmeno leggero. Un tempo accadeva.

  5. Aggiungo che raiuno sul satellite in questo periodo è continuamente “criptata”: non solo non si possono vedere le partite trasmesse dalla rai ( e non capisco che differenza faccia, per loro, che uno le veda attraverso l’antenna o attraverso il satellite, e visto che possedere un decoder non ti esime dal pagare il canone rai), ma anche stro***te quale “la signora in giallo” o il tg di scodinzolini. Ho il sospetto che non sia nemmeno voluto: criptano per le partite e, secondo me, si dimenticano di sbloccare il sistema. Siamo a livelli di terzo mondo. Anzi, l’Africa per ora appare mille anni più avanti.

  6. @ninotortatanus: NinoTanus, io la denuncio per plagio. Il nome Nino – ma soprattutto la parola torta – è di esclusiva proprietà del sottoscritto e di altri due sciammannati con i quali mi accompagno. Stia in campana!

  7. @floriano: se esiste un paradiso con i santi, San Pio si sarà munito di tappi di cera. 3 ore. E soprattutto c’era Al Bano…

  8. Dalle mie parti, nell’agrigentino, per vedere un match dei mondiali ci vuole la pazienza che hanno gli sgusciatori di pistacchi di Bronte (ne conosco uno, e ne ha parecchia). Le immagini, quando va bene, sono sfuocate, quando va male si vede tutto color lilium o verde bottiglia. A quanto pare ci sono problemi al segnale. Oggi, insieme al mio compagno, per vedere decentemente la partita ci trasferiremo – tv e antenna portatile alla mano – in una “robba-casetta” di campagna, che per quanto angusta ha il lusso di trovarsi a specchio con i ripetitori di monte Cammarata. Vi pare normale?

  9. @Maristella:
    incolpare Cammarata pure della scarsità di segnale tv mi pare esagerato.

    Rifletto ancora su alcune parole usate da maristella:
    mondiali, pazienza, bottiglia, Campagna, specchio, ripetitori… Cammarata.
    Mi sa che mi serve uno pissicologo.

  10. @ninotortanus:
    diffido il tale di usare il mio gravatar come titolo. In quanto io sono anni che mi fregio di tale immagine. Tra le altre cose non vorrei pure che il Cacciatorino pensi che sia io…
    !?[]@@#§

  11. …scusate se mi intrometto! Mi faccio una domanda retorica: ma in Italia la televisione, tutta, non appartiene a S…. B….? Non è strategica alla creazione del consenso al sistema?

  12. “il conflitto di interessi” è una roba da non nominare, non perchè sia superato, ma perchè a forza di sentirne parlare ci siamo abituati, come quel quadro che sta lì appeso alla parete di casa da talmente tanti anni che non lo vediamo più. Così a citarlo si rischia di produrre l’effetto contrario all’indignazione ovvero l’abitudine e la noia. Ma dietro quella mondezza di programmi sui mondiali e alla trasmissione zoppicante, a partire dalla qualità tecnica, c’è sempre quello: non è un caso se la spartizione dei diritti tv vada come va. Il resto è conseguente.

  13. Ma la tipa a Mondiali Sprint, trasmissione condotta da Mazzocchi, che fa? e chi è?

  14. ma che c’è da commentare? Un CT di mmerda, una squadra (convocata) di mmerda e una conseguente figura di …mmerda.
    Qualcuno avrebbe dovuto spiegare a Lippi che quattro anni nello sport significano entrare nella preistoria e che la se-cessione non è ancora “attiva” e giocatori come Cassano, Miccoli o Balotelli hanno ancora la cittadinanza italiana. La cittadinaza padana a breve ci sarà ma non è ancora fruibile

  15. Io trovo abbrutente la telecronaca della Rai. Ci sono commentatori che si scambiano battute come fossero al bar… brrrr

    p.s. Cammarata come Monte Cammarata tra Palermo e Agrigento. Lasciamolo stare questa volta il povero Diego (che la partita se la vide live)

  16. Diego (Cammarata) non è mai “povero” nel senso di meritevole di comprensione.

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