Ho letto solo oggi questo post di un blog nel quale solitamente trovo cose che condivido. Stavolta sono rimasto deluso. Perché il motore del ragionamento è: le idee politiche di un uomo devono pesare sul giudizio complessivo che la società è chiamata a esprimere su di lui.
Credo che questo massimalismo costituisca una delle crepe più profonde della sinistra italiana. Perché, restando entro i confini della democrazia, non esistono in assoluto convinzioni politiche giuste e convinzioni politiche sbagliate.
Ci sono uomini che vivono nel diritto e altri che il diritto lo calpestano, ma come sappiamo la politica non c’entra un tubo.
Del resto la lezione migliore/peggiore ce l’ha data Berlusconi che ha creato un partito macedonia: ci sono fascisti, socialisti, liberali, democristiani e piduisti (ops!). E infatti ha vinto.
Concordo. Sarebbe anche l’ora che la tristissima “sinistra” italiana la smettesse di tenere alzato quel ditino antipatico su tutto e su tutti. Anche basta adesso eh!
Secondo me non è questione di sinistra o di destra è solo la mancata opportunità di stare zitti.
Solo certa sinistra crede che gli uomini possano (anzi, debbano) essere univoci e comodamente etichettabili. Ovvero, le caratteristiche principali degli uomini noiosi e, probabilmente, ottusi.
Ma poi: con tutte le cose che c’erano da ricordare su Vianello, guarda che cosa di va a pescare questo qui.
Pretestuoso.