Prendete fiato

Carmen e Marco

Cronache dal Grande Fratello di cui – lo giuro – non ho mai visto una puntata. In questo caso, come in altri, mi affido a una testimonianza de relato: pare che Carmen (Carmela) Andolina, siciliana di Bagheria, abbia subito colto l’occasione per farsi notare amoreggiando con tale Marco già al calar della seconda notte (artificiale) della casa.
Insomma, si è messa subito al lavoro.
Mi scuso con gli appassionati del genere reality, ma essendo uno all’antica mi domando: sono i riflettori ad accendere la libido delle generazioni più recenti o si tratta – prendete il fiato – di semplice, patetica, smania di apparire senza aver null’altro da proporre che non sia la propria voglia di fare null’altro che non sia apparire per soddisfare una smania che accenda la libido di chi vorrebbe apparire ma non ci riesce per carenza di semplice, patetica, smania di apparire?

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

9 commenti su “Prendete fiato”

  1. Ho una tesi. Approssimativa, frettolosa, forse anche semplicistica e superficiale. Insomma, leggetela e tirate lo sciacquone, se volete.

    Gran parte di questi “ragazziiii!!!” è di estrazionde sociale media, di cultura medio-bassa e, soprattutto, ha tra i venti e i venticinque anni (come dire: dal “Bim bum bam” di Bonolis alle Veline di Striscia e, con quegli anticorpi di cui sopra, non sarà stato facile). I due in questione, poi, hanno già un vissuto particolarmente complesso. Certo, fuori da lì ce ne sono milioni come loro e magari anche diversi.

  2. Secondo me va così: il Grande Fratello, in quanto format, ha delle dinamiche fisse (non delle regole, questo sarebbe già tanto: ci troveremmo di fronte a un normale programma, gioco tv etc.) che si sono consolidate nel corso degli anni, e che i suoi autori (produzione, registi etc.) tendono a ripetere in base a un principio di base. Cioè che il pubblico è lobotomizzato e riconosce solo ciò che si aspetta di vedere/sentire (tranne qualche variabile impazzita: vedi un concorrente che sbrocca, ma che viene cacciato o subito ricacciato nell’alveo della “dinamica del G. F. quando sbrocca un concorrente). Una di queste dinamiche fisse, da zombi, è che almeno un paio di concorrenti devono tr***are. I concorrenti lo sanno prima (o vengono consigliati da impresari o pseudo tali, cugini, mamme, papà) e si apre la competizione per conquistarsi il ruolo di trombatori. Tanto il G. F. funziona così, e se non lo fai tu lo fa qualcun altro. E prima lo fai, più ti notato e il ruolo non te lo leva nessuno. Insomma, la tr***bata è una fase del casting, ma a programma già iniziato. Quelli della Gialappa’s hanno smontato il giocattolo fin dall’inizio con lucidità e ironia, e non è probabilmente un caso che siano stati spostati su altro canale e su altro orario (prima commentavano il G. F. in coda alla puntata). Perché la cosa più tragica del G. F. mi pare questa: cercano di farcelo passare per una cosa seria, epica. Tramite la Marcuzzi. Ho detto tutto.

  3. E’ probabile che sia la nota e attiva produttrice di lassativi che con testimonial subliminale sponsorizza la cloacale trasmissione televsiva.

  4. Mi riaggancio al commento di totorizzo: i “concorrenti” sono di estrazione sociale media e di cultura medio-bassa perchè gli spettatori a cui è indirizzato il programma sono anch’essi di estrazione sociale medio-bassa.
    Chi gestisce i programmi TV ha l’unico scopo di fare audience, di fare pubblicità, non di proporre trasmissioni che magari possono insegnare qualcosa (poi certo, se una trasmissione insegna qualcosa, questo è soggettivo).
    Ma ci pensate a quante trasmissioni gravitano attorno al GF? I TG mediaset dedicano almeno un servizio al giorno, la Barbara D’Urso ci campa per tutto l’inverno, la Gialappa’s ringrazia (e anzi almeno fanno fare quattro risate) e magari c’è pure qualche altra trasmissione di contorno che mi sfugge… Quel tàle Signorini è diventato un vate che dissemina giudizi e critiche a destra e a manca, ma voi lo conoscevate prima?

  5. A me sembra l’ennesimo “campionario” umano, un po’ più assortito, quest’anno. E i partecipanti, consapevoli alcuni, altri molto meno, fanno quello che ci si aspetta da loro: le cavie da laboratorio. Un abominevole specchio sociale, e neanche troppo deformante, temo.

  6. La seconda che hai detto, Gery.
    Quest’anno durerà 5 mesi…la liberazione arriverà soltanto con la primavera. Nel frattempo tale sistema, questo della tv “d’autore” si rafforzerà sempre di più, i programmi dignitosi e intelligenti, sempre più rarefatti…e a me non rimarrà (davvero) che questo blog per il ristoro mentale ed emotivo.

  7. la bancarella delle emozioni in svendita!
    Si vende di tutto: dignità smarrite, amor proprio marcescente, corporalità grottescamente esibite, pensieri involuti, socialità da galeotto… un bel calderone primordiale!
    ma i prezzi sono bassi bassi bassi.

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