…la Federazione nazionale della stampa l’ha detta, legittimando così la sua esistenza.
“Le domande dei giornalisti per quanto scomode non sono assimilabili ne considerabili come militanza politica. Chi è investito di pubbliche responsabilità è chiamato a rispondere. Se non lo fa, la pubblica opinione deve averne conto e fare anche su questo liberamente le sue considerazioni”.
‘A giudizio della Fnsi – prosegue la nota – e’ stupefacente inoltre che il capo del governo oltre a non rispondere, replichi con insulti e allusioni. Invocando una sorta di potere supplementare, che non gli appartiene, per indirizzare messaggi a giornalisti e a un editore, in questo caso quello di Repubblica, assumendo il criterio che le loro funzioni in un giornale siano la stessa cosa. Evidentemente l’abitudine a vivere un permanente enorme conflitto di interessi, lo porta fuori strada”.
Gery, volendo cambiare argomento, hai letto l’articolo su Mughini e l’omicidio Calabresi sul corriere oggi?
Secondo me, più che rivolgere domande, dovremmo dare risposte, al premier.
Sì, Mao. E’ un tema a me caro, quello dell’omicidio Calabresi. Però ne abbiamo parlato molte volte e non so se è il caso di tornarci.