Toh, si rivede Brunetta

L’Espresso questa settimana si accorge di una notizia non proprio nuova. Però è meglio tardissimo che mai.

Brunetta e il misterioso spam

La vignetta è di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

Come molti blogger italiani, anch’io ho ricevuto una e-mail pubblicitaria – non richiesta – del nuovo libro del ministro Brunetta. Direte voi: e vabbè, cancellala come fai con tutte le altre sfuggite all’antispam.
In realtà la questione è più delicata di quanto sembri. Vediamo perché.

Il messaggio pubblicitario mi è arrivato in una casella di posta abbastanza riservata, che uso pochissimo.

Brunetta è un ministro che ha fondato la sua azione politica sulla ferrea intransigenza nei confronti di chi si fa beffa di leggi e regolamenti. Lo spamming in Italia è vietato (vedi pronunciamento del Garante della privacy). Quindi il ministro – ritengo inconsapevolmente – è protagonista di un’operazione non lecita.

La società che ha gestito l’operazione è la Server Studio di Palermo: per pubblicizzare il libro ha inviato 85 mila e-mail.

Io non ho mai fornito alla società in questione né la mia e-mail (riservata) né, soprattutto, il consenso ad accettare messaggi pubblicitari.

Server Studio, lo scorso anno, ha avuto rapporti con BlogItalia e ha gestito l’invio di una newsletter alle decine di migliaia di iscritti al sito.

Io sono iscritto a BlogItalia (proprio con quella e-mail).

Molti blogger sono iscritti a BlogItalia.

BlogItalia sostiene di non avere nulla a che fare con Brunetta e soprattutto di non avere mai ceduto il suo indirizzario.

E allora come ha fatto Server Studio ad avere la mia e le altre migliaia di e-mail alle quali destinare una tonnellata di spamming per conto di un ministro tutto d’un pezzo?

P.S.
Qui trovate qualche informazione utile su questioni tecniche e legislative.