Miracoli? La Santuzza ha già dato

Ecco gentile sindaco, faccia di Palermo una città che non può essere dileggiata per un voto in controtendenza. La renda inattaccabile, preziosa per i suoi talenti inespressi. La vera scommessa è portare alla luce e valorizzare ciò che rimane nascosto. Faccia meno inaugurazioni e più passeggiate. Ascolti la musica che suonano i suoi concittadini, legga le loro parole, corra con loro se corrono, li aiuti se inciampano. Se io fossi lei vorrei conoscerli tutti, proprio tutti.

Io medesimo sottoscritto, tre anni fa su questo blog.

Negli ultimi anni l’appuntamento col Festino di Palermo è diventato come l’appuntamento di un malato terminale col suo medico: i miglioramenti sono affidati ai miracoli. Solo che in tal senso la Santuzza ha già dato.
E’ vero che questo sindaco non c’è più. Ma, sommessamente, molti di noi se ne erano accorti da un anno, forse due, o più.
Fa impressione rileggere certe cronache datate e accorgersi che nel regno di Cammarata Diego il tempo serve soltanto a invecchiare.