Escher, la felicità dell’impossibile

“Coloro che tentano di raggiungere l’assurdo, otterranno l’impossibile”.
M. C. Escher

Io vado pazzo per Maurits Cornelis Escher, il famoso grafico e incisore olandese che ha scardinato le porte della logica per farne un giardino proibito di paradossi, di costruzioni impossibili, di prospettive che negano l’esistenza della tridimensionalità.
Stamattina, in un raptus di “assurdo/impossibile” (vedi citazione sopra), ho fatto il pieno alla mia vecchia auto, ho fatto tutti gli scongiuri possibili, dato che il mezzo è davvero mezzo e io avevo un’insana voglia di tornare a casa intero, e fatto una corsa a Catania per vedere questa splendida mostra. Quattro ore di auto, tra andata e ritorno, per un’ora di godimento.
Sapete che vi dico? Ne è valsa la pena.
Tornato a casa ho accarezzato il catalogo gentilmente regalatomi dalla curatrice e ho iniziato a sfogliarlo come si fa con un libro prezioso. Vi sarà chiaro che, inspiegabilmente, ho una perversa attrazione per le acrobazie prospettiche (e via con le metafore…) di Escher: potrei stare ore a guardare la sua Relatività, potrei perdermi nella famosissima Metamorphosis considerata il suo capolavoro (una sorta di Guernica senza rivoluzione, ma con un’intelligenza rivoluzionaria da brivido), o rimbambirmi davanti alla Galleria di stampe che il maestro non potè completare perché non riusciva a chiuderla graficamente e/o logicamente nella sua parte centrale (il completamento fu effettuato, postumo, a opera di due matematici nel 2003). Alla fine mi sono consolato con una Mano con sfera riflettente che ho adottato come screensaver dello smartphone, e con la felice consapevolezza di una scelta: da dieci anni ogni notte, prima di addormentarmi, do un’occhiata all’immagine che sta accanto al mio letto: Giorno e notte. Di Maurits Cornelis Escher, naturalmente.
Evidentemente non è un caso.

Le foto di Paolo Beccari

Da domani (inaugurazione alle 19) al 14 settembre, come da locandina, le foto di Paolo Beccari saranno esposte alla Cavallerizza di Palazzo Sambuca a Palermo.
Io ci sarò per tre motivi: primo, adoro le foto di Paolo; secondo, sono un suo amico; terzo, devo andare a sabotare un’immagine che mi riguarda…

Femmine e scanazzati


Prendete un appunto. Domani alle 19 da NZOCCHE’, in via  Ximenes 95 al Borgo Vecchio di Palermo si inaugura la mostra “Femmine e Scanazzati”, con gli acrilici su tela di Gianni Allegra. E’ un’occasione per ammirare le opere di un artista di cui la città deve andare fiera.
La mostra resterà aperta fino al 24 luglio 2010 (orario: 19-24).