LiveSicilia mi ha chiesto cosa ne pensassi dell’idea di sospendere la maratona di Palermo dopo la morte dell’atleta Vincenzo Mutoli. Ho scritto questo.
Chi corre una maratona fugge da qualsiasi cosa, tranne che dal pensiero della morte. E non per coraggio o per superficialità, ma per biologia.
Chi corre è schiavo di quella droga naturale che sono le endorfine, l’unica sostanza stupefacente che non si produce in una raffineria ma nel cervello.
Chi corre si vuole invincibile, fallacemente invincibile. La morte non esiste, figuriamoci il suo pensiero…
Era così anche per il povero Vincenzo Mutoli, che si è spento ieri mentre partecipava alla Maratona di Palermo. Il cuore, come si dice in questi casi, lo ha tradito e presto sapremo se a questo tradimento si poteva porre rimedio oppure no. Continua a leggere Correre comunque