Nella ormai celebre intervista di Nicole Minetti pubblicata da Diva e Donna, a parte il lirismo di una citazione iniziale da parte dell’articolista di Cristina D’Avena, colpisce il gusto per il paradosso o, a seconda dei punti di vista, lo sprezzo della coerenza.
La consigliera regionale, travestita per l’occasione da ragazza acqua e sapone/casa e chiesa/famiglia e lavoro, dichiara:
Se fossi al suo posto (di un’ipotetica coetanea qualunque, ndr) anch’io forse penserei male della Minetti.
E’ l’unico rigurgito di realismo in righe e righe vergate con la melassa al posto dell’inchiostro.
Avrò il mio riscatto quando riuscirò a realizzare un progetto importante in politica.