Espinho – Porto
C’è questo detto, contro il quale combatto da decenni, secondo il quale il mattino ha l’oro in bocca. Ora, a parte la citazione obbligata per quel capolavoro che è Shining, c’è un dato incontrovertibile che vi prego di prendere per buono (perché altrimenti il settore cazzi miei diventerebbe difficile da gestire pubblicamente): tutti i peggiori casini della mia esistenza sono avvenuti in un orario che ha tolto il prezioso cibo dalla boccuccia dell’incolpevole mattino.
Col sole ancora basso ho affrontato disastri professionali, sentimentali e familiari, ho dovuto inventarmi anticorpi che non avevo, dato che il mio fisico era abituato a lavorare sino a notte ma non a essere reattivo prima di una certa ora (che ci crediate o no i giornali, quando esistevano, si facevano di sera).
Insomma per me il mattino al massimo può avere in bocca un espresso doppio e amaro, dopodiché può farsi una bella ripassata di letto.
Tutto questo per dirvi che, come accennavo qualche giorno fa, i miei orari di partenza sono comodi, anzi “comodi” così nessuno può ironizzare: le virgolette, che personalmente detesto, sono il migliore modo per invocare il fraintendimento.
Non frequento gli albergue, né i centri di accumulo di pellegrini esausti quindi sto molto ritirato rispetto agli altri camminanti. Ciò significa che non ho termini di paragone con le tabelle di marcia altrui. Però so per certo che la mattina parto per ultimo: mai prima delle 9. Dite: così ti becchi le ore più calde. Dico: ma se mi sono allenato per mesi e mesi a Palermo, in Sicilia, dove a maggio c’erano dieci gradi in più di stasera che bambolina devo vincere se mi butto dal letto due ore prima?
Cammino e basta. Usando le mie precauzioni (protezione solare totale), con scorte di acqua strategiche (perché l’acqua pesa), e inseguendo il miraggio del ghiacciolo perfetto nei bar che incontro lungo ogni tappa.
Quindi altro che oro in bocca – del resto vedete come finisce a Jack Torrance nel film di cui sopra ispirato dal genio di Stephen King – per quanto mi riguarda il mattino ha nella panza diversi caffè, un paio di cornetti, uno yogurt e un piatto di frutta. Poi se la sbriga lui. Io comunque mi metto in cammino.
P.S.
Sono finalmente arrivato a Porto e domani è il primo giorno libero, anzi “libero” da turista. sono indeciso se farmi la città a piedi o per una volta cedere al lusso di bus, monopattini, metropolitana. Lusso o “lusso”?
14 – continua
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