A Palermo alcuni studenti hanno bruciato il tricolore perché “simbolo di uno Stato che sta riducendo in miseria la popolazione” e bla bla bla. E’ evidente il marasma intellettivo di questi poveri ragazzi che confondono uno Stato con un governo e che non hanno idea di cosa sia una patria. Quando ci si diletta coi simboli bisogna stare molto attenti. In ogni simbolo c’è un significato universale, prorompente, e un link che riconduce a noi, alla nostra memoria. Ignorarli equivale ad azzerarli. Passi per la memoria individuale (ognuno è libero di ricordare e celebrare quello che vuole), ma il significato universale è anche mio quindi, cari ragazzi, giù le mani dal tricolore. Andate a studiare e cercate di crescere prima ancora di invecchiare.
Mi fanno pena: ignoranti e sprovveduti sono
n atto manipolati da 4 scalzacani: e loro stessi sono un piccolo manipolo senza idee.
Insisto c’è un disegno mafioso dietr queste
turbolenze. I veri sciacalli sono i mestatori:
i giovani, poveretti, senza guida e senza idee.
Idioti. E hai fotografato perfettamente il “non essere” di chi si è reso protagonista di questa c@zz@t@. Grazie di essere sempre sul pezzo con le tue riflessioni, che mi sento di condividere in pieno.
Manuel Agnelli cantava: “sui giovani d’oggi ci scatarro su”. Il testo è purtroppo ancora attuale.
Dott. Palazzotto scusi se mi permetto di sottolineare che questi non sono idioti , ma delinquenti e non cerchiamo come sempre di capire e giustificare il gesto. Io come tanti Italiani per questa bandiera ho giurato fedeltà e non la tiro fuori solo quando gioca l’Italia ai mondiali . Io sono indignato e mi auguro che siano puniti gli autori.