Game over

Lo confesso, sono preda di una crisi di prestazione. Da diciassette anni aspettavo questo momento, da ben prima di aprire questo blog, che nel suo piccolo ha raccontato le nefandezze di un sistema politico marcio sin dalle fondamenta.

La caduta del tiranno, tiranno nei modi e nelle movenze ma non nella statura politica, è la pagina più felice di un’Italia infelice. Persino alcuni tra i berlusconiani sono ormai convinti che il male di questo Paese sia nell’uomo che l’ha governato e non nelle congiunture internazionali.

Un uomo che ha promesso milioni di posti di lavoro con la stessa disinvoltura con la quale ha assicurato che col suo governo si sarebbe sconfitto il cancro, uno che ha infierito sui moribondi e che ha sbeffeggiato chi non la pensa come lui, un uomo che ha declassato la diversità a minorità, che ha tentato di abolire la libertà di stampa e che ha monopolizzato il mercato televisivo, un uomo che ci ha ridicolizzati nei vertici internazionali e che ha creduto che fossimo tutti scemi, uno che ha trattato gli estortori come amici e che ha fatto carriera con gli amici degli amici.

Non basterebbero mille e mille righe di un post come questo per restituire sotto forma di parole lo sdegno per aver dovuto sopportare, da cittadini, un governo con analfabeti e principi della volgarità come Umberto Bossi e Roberto Calderoli, con ministri senza arte né parte (almeno visibili) come Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini e Michela Brambilla. Non mi ricordo più nemmeno quante volte ho maledetto un sistema che prevedeva l’automatica incoronazione di tali Laura Ravetto, Maria Rosaria Rossi, Daniela Santanché, Anna Maria Bernini e via sfilando, solo perché gradite al capo: onorevoli senza meriti (almeno visibili) a parte la loro dotazione cromosomica XX.

E poi le Ruby, le Noemi, le Nicole, le Maristelle, le Katarina, le Ioana, le Iris… un catalogo di nomi esotici che rimanda a certi riti sacrificali dove, per destino grottesco, le vittime godono più dei sopravvissuti, cioè di tutti gli altri.

Nell’epopea del denaro è il denaro ad aver sconfitto il più ricco. A conferma che la Natura si riprende sempre quel che le viene tolto. Anche con la natura umana ogni tanto accade, non si può sperare sempre nei miracoli.

Cin cin.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

14 commenti su “Game over”

  1. Brindo anch’io e con te caro Gery e, se permetti, vista la lunghissima attesa, non con la birra ma con un prezioso spumante ITALIANO.
    Ma, come insinua qualcuno, siamo certi di poterci fidare di questo professor Monti? Uno ch’è rispettato e stimato in tutto il mondo, che parla fluentemente inglese e non un improbabile italo inglese che neanche mio figlio quando frequentava la prima media. Uno che non si circonda di pregiudicati ed inquisiti,che non definisce Mangano un martire, che a sua volta non ha processi pendenti. Che dorme di notte invece che frequentare escort, che non corrompe finanzieri e che non compra al mercato Scilipoti vari. Che non fà le corna nelle foto ufficiali e che non racconta barzellette ne’ promette minchiate ad ogni piè sospinto. Di uno che si esprime chiaramente e con calma anglosassone, insomma di uno che non sembra neanche italiano. Di uno così, possiamo fidarci?

  2. Anche io e i miei amici abbiamo brindato con uno spumante italiano…stavolta l’evento meritava davvero una festa. Credo che l’Italia abbia davvero toccato il fondo…ormai non può esserci che una risalita, lenta, lentissima probabilmente. E penso pure che i frutti di questa risalita io non li vedrò, ma mi riterrò più che soddisfatta se i frutti li raccoglieranno i nostri figli. Perchè è per loro che stasera abbiamo brindato…ad un’Italia migliore e di cui essere fieri.
    Mirella

  3. In molti casi, la dotazione cromosomica XX non è stata sufficiente: abbiamo dovuto sopportare quelle con dotazione XXX

  4. Subito, mi viene in mente la celebre frase di Giovanni Falcone a proposito della mafia: “È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine”. In tanti temevamo di dover morire berlusconiani!

    Credo che, comunque, oltre alle influenti pressioni delle più potenti cancellerie europee e delle lobby finanziarie internazionali – che siedono sui 1,900 miliardi di Euro del debito pubblico italiano – le ultime immagini della fine del – verrebbe da dire – “compagno di merende” Gheddafi debbono avere evocato sinistri presentimenti nella mente di Berlusconi.
    Il potere della comunicazione istantanea e mobile, forse, ha contribuito a cambiare il corso della storia.

  5. @ Tex Willer
    Mario Monti non sarà un vero Presidente del Consiglio: rimarrà il Commissario delle EU. Di questo non c’è alcun dubbio!
    Ma , personalmente, voglio pensarla come Benigni durante il suo intervento al Parlamento Europeo: l’Italia è il paese della “resurrezione”!
    Giudicheremo Monti nel corso del suo operato, non faremo sconti, ma ci lasci sperare che sta iniziando una resurrezione, sociale, morale e , forse anche, politica. Berlusconi ha goduto, sin dall’inizio, di una linea di credito pari alla sua ricchezza finanziaria e patrimoniale, nel corso di ben diciotto lunghi anni, avvallata anche da una certa stampa – e alludo al Corriere della Sera e a parte della stampa cattolica conservatrice – che non ha mai preso le debite distanze, almeno, da quei comportamenti lontani dall’etica e dalla morale.
    L’ottimismo non è solo ad appannaggio dei berluscones!

  6. caro gery, nonostante la materia prima non manchi, non sono riuscita a brindare ieri sera. forse per scaramanzia (troppe volte abbiamo festeggiato per poi restare delusi), forse per un senso di diffidente incredulità. oggi, da antiberlusconiani della prima ora, ci stiamo abituando al senso di sollievo.
    sono rimasta colpita dalle celebrazioni. temo che alcuni manifestanti siano gli stessi che non molto tempo fa apprezzavano molte sue caratteristche, lo trovavano simpatico, divertente, guascone e ne ammiravano la condotta disinvolta, l’immensa ricchezza e la rutilante pacchianeria.
    spero che questo italico entusiasmo duri anche quando arriverà il momento di stringere la cinghia (ulteriormente) e ci saranno grigi quotidiani sacrifici.
    ricordiamoci la corruzione, le ingiustizie, il potere esercitato con arroganza, le gaffes, i lacchè, i gestacci e la volgarità, lo squallore di certi personaggi, etc.
    prendiamo le foto delle signore e signori citati e teniamole a portata di mano, pervtirarle fuori quando saremo seccati di un controllo fiscale che ci riguarda, quando dovremo rinunciare a qualcosa, o sottostare a qualche noiosa pratica burocratica.
    coltiviamo la nostra preziosa memoria ed evitiamo di trovarci tra non molto a rivotare berlusconi, le illusioni fasulle che garantisce e ciò che rappresenta, per l’ennesima volta.
    ciò detto, cin cin.

  7. Il Presidente della Republica sta dimostrando
    grande responsabilità, senso dello Stato e della
    Nazione: domare la belva delle turbolenze
    finanziarie e monetarie.
    Bravo Giorgio!

  8. Sono uno che anche quando lotta intensamente per qualcosa, quando si raggiunge l’obiettivo non vorrebbe essere li. Condivido il sentimento di Anto. Sono preoccupato che l’attenzione su Berlusconi ci faccia dimenticare i milioni di italiani intorno a noi che lo hanno votato e lo rivoterebbero e forse oggi sembrano festeggiare. Forse ci siamo liberati di Berlusconi (dico forse perché ritengo si candidi alle prossime elezioni) ma non di coloro che lo hanno reso possibile. Il governo Monti dovrà trovare il suo sostegno tra quegli stessi parlamentari che hanno sostenuto il governo Berlusconi e non ci saranno grandi spazi di manovra al di là del “lacrime e sangue” per tirarci fuori dal baratro economico.
    E’ pacifico che oggi è meglio di ieri ma non la vedo rosea.
    Un abbraccio per tutto il Blog

  9. Formigoni col dito medio alzato e con le corna è lo squallido simbolo di come, purtroppo, la cattolicità più retriva si sia adeguata, anche nella gestualità, all’andazzo generale di questo penoso periodo. Per fortuna i cristiani che abbiano un minimo di coscienza non si rispecchiano in queste pantomime. Cin cin, Gery!

  10. Anch’io ho brindato ieri ed anche oggi e brindo con voi! LO so che ci vorrà del tempo per aggiustare una nazione che affonda, ma intanto sono molto contenta che quest’uomo volgare e ignorante, causa di tanto dolore per tutti (tranne il suo fan club) sia fuori dal gioco!

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