Dalla telefonata tra Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio della Repubblica italiana, e Valter Lavitola, direttore di un giornale che nessuno legge e faccendiere dai loschi profitti, si può capire il clima grottesco in cui brancola questa nazione.
I due parlano sapendo, o sospettando, di essere intercettati e dissimulano malamente ogni emozione, quindi sono palesemente innaturali. Eppure il premier non rinuncia al ruolo dell’onnipotente: “Scagionerò naturalmente tutti”. Sta in quel naturalmente l’importanza dell’affermazione. Cioè come sempre, cioè ineluttabilmente, cioè secondo un iter biologico ci penserà lui a mettere tutto a posto. Che sia una legge, un lodo, oppure una mazzetta è un dettaglio che un Lavitola non capirebbe. Del resto il giornalista-faccendiere è uno che chiama Berlusconi “dottore”. Come quel tale che, rispondendo al telefono chiese: “Chi è lei? L’ingegnere?”.
“No, il ragioniere”.
“Addirittura!”.
l’Avanti: dal 1896 ad oggi, Pietro Nenni, Sandro Pertini e perché no Bettino Craxi, solo per citarne alcuni, si rivoltano nella tomba.
Candeloro
“Ciao, sono io…” Ah, la famosa canzone!
@ Candeloro: a proposito di capriole tombali, perchè non citare Leonida Bissolati primo direttore, Claudio Treves e anche, ahimè, Benitone il Dux?
@Tex non volevo stilare un elenco telefonico ;)
…e ancora: viva l’Italia!