Licenza di licenziare

Nella manovra economica del nongoverno Berlusconi spunta la libertà di licenziare. In un momento in cui bisognerebbe inseguire, scovare, perorare l’unità del Paese per uscire dalla più pericolosa crisi finanziaria dei tempi moderni, l’idea geniale è stata invece quella di disgregare il corpo sociale, mirare al cuore del sindacato, fare l’occhiolino agli industriali (che peraltro hanno già mandato a quel paese il premier e la sua cofanata di bugie).
E’ come se per risollevare il mio bilancio familiare, io facessi perdere il lavoro al garzone del salumiere sotto casa.
Segno dei tempi. La differenza tra una carognata e una scelta strategica è quasi invisibile quando ci si muove nel torbido.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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