La giustificazione che, dalle parti della maggioranza, viene ripetuta in modo ossessivo appena qualcuno solleva il dubbio sulla liceità delle azioni del premier e dei suoi sodali è: “Sono stati eletti dagli italiani”. Come se il fatto di essere in carica dopo un voto democratico non escludesse la possibilità di commettere reati o di adottare comportamenti poco consoni al ruolo che si ricopre.
Una persona “eletta dagli italiani” non è migliore degli italiani, non sta al di sopra delle leggi che riguardano gli italiani. Non rappresenta nemmeno gli italiani, ma qualche italiano: ad esempio, io che non voterei mai per Dell’Utri non ripongo alcuna speranza nella sua azione politica, al contrario ho votato in modo che qualcuno possa contrastarla.
Discorso opposto per il buon gusto e l’educazione che, sì, devono accomunare tutti i deputati e senatori: la correttezza dovrebbe essere il principio fondamentale. Soprattutto per i membri del governo.
Avete visto il ministro della Giustizia lanciare la sua tessera della Camera contro i banchi dell’Idv? Avete sentito il ministro della Difesa mandare a quel paese il presidente della Camera? Che colore hanno questi gesti? Non sono né rossi, né neri, né azzurri. Sono di una tinta opaca e indefinita come la mediocrità. Perché forse, più che buttarla in politica, è il momento di arrenderci all’evidenza. Siamo governati da gente da poco. Molti di questi signori, se non fossero stati imbarcati nell’Arca della politica, sarebbero oscuri venditori, traffichini, impiegati assenteisti, pataccari da autogrill, professionisti pregiudicati. Anche se “sono stati eletti dagli italiani” li dobbiamo giustificare quando mettono i piedi nel piatto?
Angelino è “uscito al naturale”. Anni ed anni a tenere la bocca semichiusa (la definizione giusta l’ha inventata Camilleri…) ed il corpo compostamente rigido e adesso (finalmente!) ha potuto esprimere liberamente tutta la sua angoscia per la reprimenda che avrebbe di lì a poco ricevuto dal suo padrone per essere arrivato in ritardo…
Gery Palazzotto: sei un BUFFONE INVIDIOSO.
E chi sarebbe mai questo sig. Paolo De Gregorio? Che cosa lo ha spinto a mettere nero su bianco queste cinque parole di fila? Anche questo blog, baia fino ad oggi incontaminata, sta per essere invasa da questa gente… Noooo!!!!
Bisognerebbe avere uno stomaco in pelo di Astrakan per invidiare uno solo di questi “onorevoli signori”
Tranquillo Paolo (Beccari), non si è mai al riparo dagli idioti, ma c’è sempre modo di tutelarsi. Tranquillo Paolo (De Gregorio) il tuo ip sarà segnalato alla Polizia postale (insieme agli altri commenti che ho eliminato) e integrerà una denuncia che è stata depositata alla Procura di Palermo il mese scorso.
Nella storia del Parlamento italiano ci sono sempre stati momenti di grandi scontri Da arrivare anche ad atti di violenza.Basta documentarsi un poco.Pero’ da questo ad arrivare ad una delegittimazione completa di tutti i rappresentanti di maggioranza ed opposizione e ‘ senza dubbio sbagliato e si puo’ cadere nel qualunquismo.Non dimentichiamoci che in democrazia l’arma vincente e’ il voto per cui possiamo mandare a casa qualsiasi governo come e’ gia’ accaduto.
Un popolo mediocre esprimerà governanti mediocri, che punteranno a loro volta sulla sua sempre maggiore mediocrità cercando di mantenerla per essere confermati. Il governo del popolo ha questo limite, superabile solo se il popolo trova risorse sufficienti per “riemergere”. Questa è la storia del risorgimento e della resistenza. Ma dove sono i De Gasperi, gli Sturzo, i Turati, i Matteotti, i Gramsci? Quelli erano chiusi nelle patrie galere a studiare, i nostri intellettuali negli studi televisivi a gridare.
…varrebbe sempre il detto: “la madre degli imbecilli e’ sempre incinta”!.
Caro Gery, a te va tutta la nostra piu’ affettuosa solidarieta’ di liberi e felici naviganti dell’etere che approdano a questa baia di idee pacate e di sana intelligenza sociale e politica.
Sempre grazie.
Grazie a te, carissimo Maurizio