di Vincenzo Lima
Qualunque ragionamento, discussione, operazione intellettuale prende le mosse da un fatto, da una verità. Questo fatto/verità che può essere più o meno complesso viene acquisito come evidente e a partire da questa evidenza si può procedere per illuminare nuovi fatti/verità e renderli evidenti. Così funziona la mente, così funziona la conoscenza.
Chiunque può rifiutarsi di dare il proprio assenso a ciò che si presenta o viene presentato davanti ai suoi occhi fisici o mentali come evidente.
Se io dico: “Oggi è una bella giornata di sole” e tu mi rispondi: “Questo è tutto da dimostrare”, la nostra discussione è bella e finita. Ed è del tutto inutile stampare bollettini metereologici che comprovano che oggi è una bella giornata perché quelli saranno ancora più discutibili ed incerti dell’evidenza.
Che Berlusconi si circondi di prostitute e/o ragazze di facili costumi (come si diceva una volta) e che talvolta le premi per le loro grazie e favori con delle cariche politiche è un fatto evidente.
Se siamo davanti ad un interlocutore che dinanzi all’evidenza prima enunciata comincia a dire: “Queste ragazze saranno anche carine e la danno via volentieri, ma Berlusconi le frequenta e le fa eleggere perché sono laureate ed hanno fatto dei corsi e poi non vorrai mica discriminare quelle carine e che la danno via facile … e poi Lui le frequenta perché le vuole redimere …”; è meglio lasciar perdere perché il nostro interlocutore o non vede o rifiuta l’assenso a ciò che vede e quindi in entrambi i casi non si arriverà da nessuna parte.
Quindi alla prima affermazione di questo tenore è meglio farci sopra una grassa risata.
Caro Vincenzo, ciò che dici è talmente evidente che, ahimè, non ci potrà essere discussione…
Dunque tanto vale eliminare dal vocabolario italiano (e solo da quello) la parola “oggettivo”. Senza rendercene conto ci ritroveremo a utilizzare normalmente frasi del tipo: “questa è una verità berlusconiana, non è discutibile”, per dar forza ai nostri ragionamenti. E non esisterà più chi ha torto o ha ragione. Saremo tutti dalla parte giusta, comunque. Sempre.
E sarà un unico, grande, immenso, partito dell’amore.