Servizietto pubblico

Un tempo i grandi temi della cronaca erano esaminati e raccontati in tv da signori giornalisti come Sergio Zavoli o Enzo Biagi. Oggi i grandi temi della cronaca sono trattati da intellettuali raffinati come Mara Venier, Barbara D’Urso e Massimo Giletti. Ogni pomeriggio, specialmente la domenica, questi signori raccontano i capitoli della storia del Paese porgendo domande da divanetto a ospiti adeguati per indecenza televisiva e ignoranza. Uno come Sgarbi, in questi consessi, svetta per civiltà e garbo. Infatti di mestiere fa l’ospite fisso.
C’è una crescente confusione tra servizio e servizietto pubblico. Sarà l’aria che tira.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Servizietto pubblico”

  1. Sgarbi è sempre il sindaco di Salemi? E la svendita del centro storico a scopo ricostruzione come è finita?

  2. A parte i padroni di casa, autentici miracolati (avrebbero potuto far tutt’altro, dalla commessa di Intimissimi al rappresentante della Vaporella), mica scemi, gli ospiti: per stare un’oretta, due al massimo, in uno studio tv a dispensare aria dal cavo orale, becchi anche dei soldi… Sempre intensamente partecipata la… partecipazione di Sgarbi che – quando è collegato da un altro luogo – durante il dibattito se ne sta per i c**** propri: nella maggior parte dei casi, legge libri o giornali e invia/riceve sms. Straordinario, ieri, a tal proposito, Giovanni Caccamo, regista de “L’Arena” di Giletti: lo ha sparato in formato extralarge sul videowall per oltre 30 secondi mentre scriveva un messaggino al cellulare fregandosene di quel che gli chiedeva il conduttore…

  3. La verità è che non ci sono più limiti e la deriva verso l’onnipotenza delirante non preoccupa più nessuno. Non ci si indigna più. Neanche quando Barbara D’Urso sottolinea al fratello di Sarah Scazzi che “se non fosse stato per l’esposizione mediatica”, oggi quello di sua sorella sarebbe l’ennesimo (anonimo) caso irrisolto, e la smetta dunque di star lì a chiedere di spegnere i riflettori che tanto loro non li spengono, anzi… No. Non ci si indigna. Casomai si cambia canale, e su Raiuno c’è Sgarbi.

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