Vedrete, ci saranno migliaia di buone ragioni nelle parole degli israeliani per spiegare come l’attacco alla nave dei pacifisti sia stato necessario e giusto. C’è già un video. Poi spunteranno armi e prove schiaccianti, magari sul modello del G8 di Genova, un modello da esportazione. La cosiddetta comunità internazionale dimenticherà lo sdegno nel giro di un weekend e la stampa troverà altri ossi da spolpare.
Però mi resta impresso uno dei titoli della notizia: “Assalto e strage nella nave dei pacifisti”. Un ossimoro logico, una cartina di tornasole dei tempi in cui il destino ci ha catapultati.
Sono sempre stato convinto che l’uomo non è biologicamente portato al pacifismo. Per questo chi si fa portatore di questo valore ha tutta la mia ammirazione: per invidia.
Non so quanti di quegli sciagurati, feriti, parenti e amici dei morti, comunque sopravvissuti, da domani tornerà ad allinearsi alla cruda esigenza biologica mettendo da parte la virtù e cedendo all’umana debolezza della vendetta. Brutta storia, brutti tempi.
Anche sotto il profilo della Convenzione di Montego Bay (ma non so se Israele vi aderisce), è stato solo un vile atto di pirateria.
Ho apprezzato molto Gad Lerner:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/01/news/lerner_gaza-4483064/
@Tanus d’accordo… come detto in un commento prima é stata una decisione stupida, con possibili conseguenze catastrofiche e che si sono puntualmente avverate, qualunque sia stata la motivazione.
Israele se veramente deciso a mantenere il blocco avrebbe dovuto semplicemente mettere sue unitá navali al limite delle acque territoriali ed impedire che il convoglio possa entrare nelle acque nazionali.
Il problema é che Netanyahu non ha mai brillato in capacitá di politica estera ma si é sempre mostrato un politico ‘falco’ attento a compiacere l’ala estrema del Likud e della Knessen in generale, flettendo i muscoli.
Lo ha mostato ancora una volta.
err… Knesset (malnata tastiera). Mia moglie dice sempre che devo rileggere i miei post ma mi scocciali conosco giá